
Alla fine degli anni Sessanta se ne vanno in pensione i “gentlemen” del gothic horror di stampo vittoriano, quello portato nei cinema dalla Hammer. Messi da parte Christopher Lee e compagni è il tempo di tirare fuori nuovi babau, l’orrore lascia i castelli e la vecchia Europa per approdare nel cuore dell’America rurale e ancora più brutalmente nelle famiglie. Per il cinema è una svolta epocale, sia stilistica che tematica. I traumi del Vietnam, del sogno americano infranto, della società del consumismo offrono degli spunti per una produzione che per varietà e qualità resta ancora oggi difficilmente superabile. È il momento della motosega di Leatherface, degli incubi di Freddy Kruger e degli zombi di Romero (ormai del tutto sdoganati dalla tradizione haitiana). Ma anche i vecchi mostri troveranno nuova vita: i vampiri sono pronti a impugnare le armi, arrivano fantasmi dal Giappone, fino agli ultimi filoni del mockumentary…