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Guida al cinema western

Guida al cinema western

A differenza di quanto detto dai film dell’età d’oro del West, quindi prima degli anni ‘70, la vicenda personale di Wyatt Earp prosegue anche dopo l’O.K. Corral, poiché i “cowboys” legati al nemico Ike Clanton tendono un agguato a Virgil e uccidono Morgan. Wyatt dà quindi il via a un’azione di vendetta personale accompagnato da “Doc”, il più giovane degli Earp, Warren, e altri elementi di fiducia. Risultato: quattro morti accertati e Earp e i suoi che lasciano l’Arizona. Ike sfugge a Wyatt e finisce ucciso dopo una rapina. “Doc” muore di tisi a 37 anni, in Colorado, Virgil continua a fare l’uomo di legge in Nevada fino al 1905, quando lo stronca una polmonite, Wyatt e sua moglie si spostano in California, dove l’ex marshal di Tombstone muore nel 1929. Non è stato mai sfiorato da un solo proiettile. Il cinema gli ha dedicato decine di film (e probabilmente nessuno è riuscito a rispecchiare il vero storico al 100%), senza contare varie apparizioni televisive (The Life and Legend of Wyatt Earp, 1955-1961, protagonista Hugh O’Brian, e Deadwood, 2006, Gale Harold) e produzioni a lui liberamente ispirate (Wichita, 1955, di Jacques Tourneur, con Joel McCrea, Il grande sentiero, 1964, di John Ford, con James Stewart, Winchester ’73, 1950, di Anthony Mann, con Will Geer…). La prima incarnazione cinematografica si ha nel muto Wild Bill Hickok (1923) di Clifford Smith, con Bert Lindley, mentre l’ultima, a oggi, è quella con Shawn Roberts e Val Kilmer (in due differenti fasi di età), protagonisti di Wyatt Earp – La leggenda (2012, Michael Feifer)...

Praticamente, per farsi capire usando una parola sola, un’enciclopedia: ovvero tutto quello che volete – o avreste voluto – sapere sul cinema western e non avete mai osato chiedere. Il lavoro di Michele Tetro, in collaborazione con Stefano Di Marino, è attento, preciso, ampio, vario, puntuale, interessante, minuzioso, denso, classico eppure originale, approfondito e ricco di dettagli e spunti di riflessione. Tetro, classe 1969, è giornalista, saggista, autore di racconti e del romanzo L’occhio ardente di Mbatian, critico cinematografico: in questo volume la sua esegesi diatopica e diacronica, esposta con rara chiarezza, tocca ognuno degli argomenti fondamentali trattati dalla cinematografia che ha narrato da più angolazioni, benché per lungo tempo ve ne sia stata una prevalente, ossia l’ottica dell’uomo bianco, l’epopea della conquista e della frontiera, che ancora oggi è specie negli USA un riferimento politico, sociale, culturale, persino economico. John Ford, John Wayne, Cecil B. DeMille, John Sturges, Budd Boetticher, Anthony Mann, Raoul Walsh, John Huston, Howard Hawks, Delmer Daves, Henry Hathaway, Robert Aldrich, Buffalo Bill, Jesse James, Wyatt Earp e la sfida all’O.K. Corral, Sergio Leone, Clint Eastwood e Quentin Tarantino sono solo alcuni dei nomi che si incontrano in questa lettura che si dimostra avvincente come un romanzo e un bel film, montato con perizia e sceneggiato con cura, e al tempo stesso strutturato come dovrebbe esserlo un testo universitario.