
Francesca è cresciuta a Lizzano, nella “casa missile”, una casa lunghissima e stretta nel cui corridoio la mamma e il papà percorrevamo chilometri pur di farla addormentare. E subito prima che perdesse coscienza rapidi toglievano il ciuccio e le davano il biberon. Perché lei non voleva né dormire, né mangiare. In un autunno di inizi anni Novanta gli otto anni di Francesca segnano la sua prima delusione d’amore: attese per tutta la sera guardando il citofono che arrivasse Teresa, l’unica compagna di classe dai capelli biondi e gli occhi azzurri, ma Teresa non arrivò. Quelle lunghe ore di trepidazione la fanno vergognare. A Lizzano le regole sono rigide, ci sono un marito, dei figli e le faccende domestiche come unica aspettativa per il suo futuro. Francesca non vuole un marito, ma ci mette ventitré anni a capirlo. Da allora ha dovuto fare coming out centinaia di volte, perché con la propria diversità, impara presto, devi farci i conti ogni giorno. E non solo con quella, anche con la voglia di difendere i diritti per cui i più si voltano dall’altra parte come quella volta in piazza Matteotti a Lizzano dove si è messa a leggere Gomorra ad alta voce per denunciare la discarica di rifiuti tossici che stava per ottenere il permesso di triplicare la quantità di tossicità dei rifiuti da contenere...
Francesca Cavallo oggi è un’autrice di bestseller internazionali, premiata con il Publisher’s Weekly StarWatch Award, ma è anche un’attivista e un’imprenditrice di grande successo. La startup Timbuktu che ha co-fondato con Elena Favilli nella Silicon Valley ha dato il via alla serie Storie della Buonanotte per Bambine Ribelli. Un successo planetario in self publishing tradotto in quarantotto lingue e venduto per quasi sei milioni di copie. Ho un fuoco nel cassetto è il primo bilancio di vita di una giovane donna che dalla provincia italiana ha conquistato il suo posto negli Stati Uniti. Ma è anche il diario di sogni e desideri, scommesse vinte ed errori o presunti tali commessi quasi sempre per amore. Di sé o di altre donne, perché Francesca Cavallo intreccia costantemente vita e lavoro, affari e passione. Quando cade, e a volte lo fa rovinosamente, si rialza scrollandosi la polvere di dosso ed è già pronta a ripartire. Una biografia che si legge come un romanzo e che profuma di libertà e coraggiosa imprevedibilità.