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I confini incerti del fuoco

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Il rapporto tra Rahel e Peter si è raffreddato da tempo e sembra procedere verso un distacco sempre più definitivo. Il matrimonio ormai è più una convivenza che una reale vita di coppia, l’affettività è stata sostituita da una rispettosa cordialità e la comunicazione si è ridotta al minimo, tanto che senza nemmeno confrontarsi con il marito Rahel risolve senza troppe esitazioni il problema delle vacanze, accettando la richiesta di un’amica di occuparsi della casa in campagna di Dorotheenfelde. Qui la natura li assorbe: la casa grande, il giardino e gli animali richiedono energie continue, offrendo in cambio il silenzio e la riflessione intima. È l’ambiente ideale per Peter, così razionale e pacato. Con Rahel non c’è quasi più confidenza, gli eventi del passato non sono mai stati superati e lui sembra avere più da condividere con gli animali che con lei, voluttuosa e impulsiva, non lineare nei suoi desideri e nei suoi ragionamenti. Anche in vacanza è molto poco il tempo che trascorrono insieme: i pasti, il caffè sulla panchina all’aperto, poco di più. Ma il cambio di ambiente e di ritmo fa sentire i propri effetti. Le brevi e timide invasioni dello spazio dell’altro, le passeggiate nel bosco e le bottiglie di vino accrescono e allo stesso tempo allentano la tensione, provano a spazzare via le incrostazioni di un rapporto di anni, a liberarlo dei non detti…

Già non è facile descrivere rapporti lineari tra persone, figuriamoci ritrarre efficacemente l’evoluzione di un matrimonio tormentato da silenzi, da incomprensioni e delusioni. Daniela Krien però ci riesce assai bene, grazie a un’attenta indagine psicologica ed emotiva che evoca dinamiche reali. Lo sfondo è quello di una distanza non solo tra coniugi, ma spesso anche tra genitori e figli, e in particolare tra genitori nati e cresciuti nella Germania dell’Est, la DDR, e figli moderni che non hanno vissuto quel periodo e che quindi hanno una diversa idea del benessere e un modo differente di esprimere l’affetto verso i loro figli. Ma al di là dell’educazione e dei cambiamenti della Storia, l’elemento trainante nella creazione e nella distruzione dei rapporti tra persone sta proprio nei caratteri di queste persone. Così l’istintività di Rahel cozza e allo stesso tempo si completa con la razionalità spiccata di Peter, che a esigenze impulsive non sembra proprio sottostare, e si scontra con il caos caratteriale ed emotivo della figlia Selma, spesso offuscata da una interpretazione troppo personale degli eventi. Rapporti fragili e precari, ma anche forti e sinceri, tanto che quando tutto sembra ormai irrecuperabile, tutto in realtà può essere messo in discussione e cambiare. Con I confini incerti del fuoco Daniela Krien, promessa della letteratura tedesca, riesce a trasformare lo scontro emotivo e l’evoluzione dei rapporti intimi di una famiglia in una storia attuale dal valore universale, insegnandoci quanto diversa è l’interpretazione che ciascuno di noi dà agli eventi e quanto possa essere costruttivo il confronto/scontro con gli altri.