
Cosa accomuna la storia dell’Italia contemporanea a quella della Repubblica Ceca? Entrambe le nazioni diventano repubbliche nella seconda metà del ‘900 provenendo da una comune storia di due regimi dittatoriali differenti, quello fascista in Italia e quello comunista filorusso a Praga. Eppure le due carte costituzionali sono state concepite in momenti differenti e sono frutto di storie differenti: oggetto di un forte compromesso fra la democrazia cristiana ed il partito comunista, quella italiana; frutto di un accordo stringente con l’URSS di Stalin, quella ceca. Il cammino dei due popoli verso l’indipendenza e la democrazia sono stati dunque differenti, tuttavia nelle loro costituzioni - quella ceca è stata poi rivista dopo la caduta del muro di Berlino e del blocco sovietico, all’inizio degli anni ’90 del XX secolo - si trovano tracce comuni legate alla declinazione dei principi dei diritti inviolabili di egualitarismo, libertà, democrazia. Sono cammini tortuosi che convergono verso le radici della vita sociale umana...
Il libro di Marcello Mariano è pregevole per molti aspetti: è un sintetico confronto di legislazione comparata nella prima parte, di strategica attualità considerato che è scritto in piena emergenza pandemica e a ridosso della guerra fra Russia ed Ucraìna, dunque bene si concilia con l’esigenza di mettere sotto la lente di ingrandimento il destino di “diritti inviolabili” sempre più di battaglie economiche ammantate dai vessilli della democrazia e del progresso sociale; nella seconda parte è uno stravagante saggio collettivo nato dalla sensibilità di Mariano che mette insieme più aspetti, differenti, della società attuale mescolando il femminismo, con l’horror francese, il fumetto americano narratore degli scontri razziali americani, fino ai temi del lavoro nei film di Ken Loach. L’idea quindi di far seguire all’impianto giuridico, neanche troppo teorico, della disquisizione sul tema dei diritti e di come si radichino nelle costituzioni di due Paesi così diversi come l’Italia e la Repubblica Ceca, dei micro-saggi tematici su temi non esplicitamente giuridici è originale e molto efficace. Il limite forte, l’unico difetto, di questo libro è nell’impostazione grafica: impaginazione e gestione degli spazi rispecchiano ancora troppo la forma della tesi di laurea dell’autore, del dattiloscritto. Ci sono troppi fastidiosi errori di battitura e una certa superficialità nell’editing (la mia copia per esempio contiene in appendice uno straniante saggio sulla Dieta chetogenica di Claudia Rodriguez!) che ne inficiano gravemente i meriti.