
Biloxi è una piccola città sul Golfo del Messico. Per molti un luogo di villeggiatura, per i circa dodicimila abitanti un posto come un altro ma con regole tutte sue. Cantieri navali ovviamente alberghi ma soprattutto una fiorente industria basata sulla lavorazione di molluschi e crostacei. Ostriche e gamberetti lavorati perlopiù da immigrati di seconda e terza generazione che vivono quasi tutti al Point, una penisola che delimita l’estremità ad est della città. In prevalenza di origine dell’est Europa anche se i cognomi sono stati modificati dai funzionari di Ellis Island: troppo complicati da dire, figuriamoci da scrivere. Oltre ai frutti di mare c’è un’altra caratteristica che fa di questa cittadina un posto particolare. Agli inizi del Novecento, quando in tutto il resto degli Stati Uniti vigeva il proibizionismo, a Biloxi non sono mai mancati gli alcolici per chi li volesse. Certo non legali, ma diffusi e tollerati in un clima di corruzione e connivenza delle forze dell’ordine che non brillavano per solerzia. Ai bar e ai club in genere si affiancano gioco e prostituzione e in questo Biloxi non ha fatto eccezione. Keith Rudy e Hugh Malco, entrambi classe 1948 ed entrambi di origine croata, sono due ragazzi che al Point ci sono nati, da sempre sono inseparabili e crescendo condividono tutto, le passioni dell’adolescenza lo sport i sogni di gloria e la leadership sugli altri ragazzini. A breve però, il talento di uno rispetto all’altro e la loro indole profondamente diversa, porta in luce anche le differenze caratteriali e mentre uno si spacca la schiena per ottenere qualcosa dalla vita, l’altro percorre passo passo la via della delinquenza, della pappa pronta e dei soldi facili, cosa che li porterà per tutta la vita a scontrarsi, non più sui campi sportivi, ma nelle aule di tribunale…
Jonh Grisham, avvocato e uomo politico, è il re indiscusso del legal thriller. Esordisce come scrittore nel 1987 ma è nel 1991 con Il socio che raggiunge il successo internazionale. A oggi i romanzi pubblicati fra thriller e libri per ragazzi sono oltre quaranta, con un costante successo. Racconta spesso attraverso le cause, che col sistema legale americano sono ricche di colpi di scena, rendendole appassionanti e soprattutto inserisce sempre o quasi l’ingiustizia sociale da cui scaturiscono, toccando spesso temi scomodi. Questo romanzo ne tocca parecchi, in un’America non ancora vittima del politicamente corretto – la storia inizia nel dopoguerra – in cui le vicende, i comportamenti sono bianchi o neri. Ci sono il male e il bene, contrapposti, legalità o illegalità; non mancano le bordate tipiche dell’autore contro quelle ingiustizie che negli States sono la regola, nello specifico le Compagnie Assicurative che tentano di non pagare o comunque di farlo con il minor esborso possibile a fronte di un uragano che mette in ginocchio la città, la corruzione de parte delle forze dell’ordine, e la pena di morte che ancora oggi è in vigore in 14 dei 50 Stati, dall’Alabama al Texas compreso il Mississippi – dove si svolge la vicenda narrata. Il focus è però sulle due famiglie e su come l’essere stati amici da bambini, il venire dallo stesso humus pur crescendo così diversi, influenzi pur senza spostare di un millimetro le rispettive posizioni, tutta la loro vita. Forse il più poderoso dei romanzi di Grisham, I ragazzi di Biloxi ci lascia tutto il tempo (le pagine) per soffermarsi sugli stati d’animo dei due protagonisti e sulle descrizioni di paesaggi e gente ahimè molto aderenti alla realtà.