
L’Italia è un Paese ricco di città storicamente e culturalmente importanti. Città che con il proprio carattere, la propria anima, la propria vita hanno contribuito a rendere l’Italia il Paese dalle mille sfumature e dalle mille storie. Ed è forse per questo che il popolo italiano, più di qualunque altro, si avvicina molto alla visione mitologica del dio Giano: una stessa entità, ma con due volti diversi e opposti. Gli stranieri da sempre hanno questa doppia visione di noi italiani: noi siamo, infatti, la “razza geniale ma corrotta, inaffidabile e licenziosa”. Ma anche noi stessi fatichiamo a vederci come un popolo unico che condivide valori e caratteristiche comuni, complice probabilmente proprio la storia del nostro Paese. E così, partendo da due romanzi considerati da Corrado Augias due capisaldi, ovvero Cuore di Edmondo De Amicis e Il piacere di Gabriele D’Annunzio, ecco snodarsi una serie di personaggi sospesi tra realtà e finzione, di storie poco conosciute e di aneddoti che cercano di ridisegnare un quadro del popolo italiano, tanto vivido quanto contrastante. Dalle intricate vicende della nostra nazione, celate dietro capolavori letterari e fatti storici, vien fuori un’Italia apparentemente unita eppure ancora popolata da piccole realtà persistenti che rifiutano l’integrazione. Da Roma a Palermo, da Assisi a Parma, da Venezia a Milano, i testimoni della nostra storia sono anche coloro che rappresentano alla perfezione l’eterno conflitto tra onestà e corruzione, tra disciplina e dissolutezza...
Con I segreti d’Italia, il giornalista e scrittore Corrado Augias più che di “segreti” ci racconta di un’Italia che non conosciamo a sufficienza, riportando alla luce testimonianze del nostro passato. Come lui stesso afferma, la parola “segreti” in questo caso “va spogliata di una parte della sua enfasi e dimensione”. Quello che l’autore si propone di fare, principalmente attraverso scelte personali, impressioni e letture giovanili, è riuscire a svelare e riassumere il “segreto dei segreti”: cosa ci ha portato ad essere il popolo e la nazione che siamo oggi. Senza seguire la classica logica narrativa spazio-temporale, Augias ci fa viaggiare attraverso epoche, città e personaggi – storici e letterari, nazionali e stranieri – che sono stati testimoni e spettatori della nostra storia di popolo italiano, ancora fortemente diviso tra due poli, Nord e Sud, e tra due visioni completamente opposte. Una lettura sicuramente interessante, un po’ fuori dai soliti schemi di un saggio storico, ma che funziona.