
Max è un bambino biondo di circa due anni. Il suo gioco preferito consiste nello spingere un carrettino su ruote in giro per la casa, passando dal salotto alla cucina e al giardino. Dapprima carica il suo orsetto di peluche, poi una palla, una macchinina verde, persino il suo cane ed infine un biscotto, ma a quel punto nel carretto non c’è più spazio e così ogni volta che qualcosa cade, il cane salta fuori e lo recupera, rimettendolo dentro al carretto. Il bambino esce poi in giardino e a quel punto cade anche il biscotto e il cane, sceso a riprenderlo, decide bene di… mangiarselo!
Le avventure quotidiane di un bambino in una storia delicata e tenera dal formato piccolo e maneggevole, con copertina flessibile e pagine cartonate. La struttura narrativa del libro è piuttosto lineare: poche frasi brevi e l’utilizzo di molte ripetizioni accompagnano illustrazioni colorate su fondi bianchi, buffe e ricche di dettagli (come ad esempio le espressioni e gli sguardi che si scambiano Max e il cane) che rendono la lettura ripetuta ogni volta nuova ed adatta anche ad un pubblico di lettori molto piccoli. Il libro fa parte della collana I bohemini-maxi, rivolta a bambini dai 15/18 mesi in su, che ha per protagonista lo stesso bambino e che raccoglie storie quotidiane raccontate ai bambini attraverso i loro occhi. La collana ne riprende una famosa che era stata pubblicata in Svezia oltre trent’anni fa con l’intento di accompagnare i piccoli, attraverso i libri, dalla nascita alla scoperta dell’albo illustrato. Un’ulteriore pregio di questa pubblicazione è costituito dai risguardi di copertina, in cui si trovano tutti gli elementi ed i protagonisti presenti nella storia; questo facilita il suo utilizzo anche per i genitori e gli adulti poco avvezzi alla lettura con bambini piccoli perché li stimola a chiedere al bambino di identificarli all’inizio e di riconoscerli in seguito all’interno della storia. Libri che raccontano storie semplici, legate al vissuto quotidiano del bambino, e che lo aiutano ad arricchire e ad aumentare il suo lessico per poter esprimere e denominare ciò che vive ogni giorno.