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Il coccodrillo enorme

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Nel fiume più grande, più torbido e più limaccioso di tutta l’Africa vivono un coccodrillo Enorme e un coccodrillo Cosìcosì. Stanco dei putridi pesci di cui si ciba quotidianamente, il coccodrillo Enorme oggi ha un piano: uscire dall’acqua e attraversare la giungla fino alla città per cercare “un bel bambinetto cicciottello e succulento” da gustare a pranzo. A poco serve l’opera di dissuasione dell’amico Cosìcosì che gli ricorda quanto i bambini siano duri, gommosi, amari e cattivi e che l’ultima volta che ci ha provato tutti l’hanno visto arrivare e sono scappati via; questa volta ha in mente piani segreti e trucchi geniali, quindi nuota verso la sponda del fiume e striscia fuori dall’acqua. Sulla riva fangosa e acquitrinosa incontra l’ippopotamo Panciapalla che, saputo che vuole riempirsi la panciona con un bambino piccolo sbotta: “Sei un bruto orrendo, ingordo e senza fondo! Spero che ti prendano e ti trasformino in salame di coccodrillo!”. Ma il coccodrillo lo supera e prosegue nella giungla dove incontra l’elefante Bombardone che, saputo che intende far crocchiare sotto i denti dei bambini succulenti, dice: “Che bestiaccia abietta e bieca! Spero che tu finisca sbollentato e che ti riducano in stufato di coccodrillo!”. Un po’ più avanti incontra la scimmia Zompalà che, saputo che vuole divorarsi un bambino coi vestiti, lo apostrofa: “Creatura schifosa! Spero che tutte le fibbie e i bottoni ti si incastrino nel gargarozzo strozzandoti!”. E ancora un po’ più in là incontra l’uccello Rococò e, dopo aver tentato invano di acciuffarlo, sbuca finalmente dall’altra parte della giungla scorgendo in lontananza la città…

Pubblicato per la prima volta nel 1978, Il coccodrillo enorme è uno dei primi libri di Roald Dahl per bimbi più piccoli, quello che inaugura il felice e prolifico binomio con l’illustratore inglese Quentin Blake. Il racconto si gioca sullo schema ripetuto di un coccodrillo affamato che vuole saziarsi mangiando un bambino e sul principio dell’escalation, del disgusto degli altri animali per il suo piano e degli stratagemmi che lui mette in atto per attuarlo. La storia è divisa in due parti che coincidono con le differenti ambientazioni: nella prima - ambientata nella giungla - il coccodrillo si mette in viaggio verso la città e lungo la strada incontra altri animali che cercano invano di fermarlo; nella seconda - ambientata nella periferia della città - il coccodrillo le escogita tutte per riuscire ad ingannare i bambini mimetizzandosi con vari oggetti: con foglie di palma e noci di cocco si trasforma in una palma, appoggiandosi ad un tronco si finge altalena, salendo su una giostra si confonde tra le creature di legno e infine si finge panca nello spiazzo dei picnic! Ogni suo “trucco geniale” viene però fortunatamente sventato dagli abitanti della giungla che, nel lasciarlo a stomaco vuoto, riescono a ristabilire l’ordine naturale delle cose che il coccodrillo sta tentando di sovvertire. Un racconto breve, leggero ed esilarante per mamme che vogliono divertirsi con i propri bambini o per le prime letture autonome.