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Il colpo che mancò il bersaglio

Il colpo che mancò il bersaglio

Ron Ritchie sta scomodo sulla sedia da trucco. Pauline, la truccatrice del programma, sta cercando di mettergli del fard. In televisione è necessario, lo sa anche Ron e poi non vuole avere un aspetto trasandato, glielo ha detto anche Ibrahim. I suoi amici sono in ritardo. L’idea di tornare in tv è stata di tutti, incuriosire Mike Waghorn - il conduttore di South East Tonight - con una nuova storia, la loro storia, è l’obiettivo così come riportare l’attenzione su casi di cui nessuno si occupa più. Non passa molto tempo e si presentano Joyce Meadowcroft, Ibrahim, manca solo Elisabeth che riceve una visita molto pericolosa in cui viene messa di fronte ad una scelta terribile tra la sua vita o quella di un’altra persona. Insieme formano il Club dei delitti del giovedì, insieme analizzano casi irrisolti rianalizzandoli, seguendo tracce, valutando aspetti trascurati. Non sono più giovanissimi e questa attività li fa sentire vivi. È stata Joyce a scrivere alla trasmissione e ad incuriosire il conduttore sul caso di Betany Waites...

Il colpo che mancò il bersaglio è la terza indagine del Club dei delitti del giovedì, una banda di improbabili investigatori che grazie a situazioni rocambolesche e una costante ironia assicurano al lettore qualche ora di sana evasione. Richard Osman, che ha conquistato le classifiche internazionali con il primo capitolo della serie, continua nella stessa traccia e dopo L’uomo che morì due volte torna con un nuovo capitolo delle avventure di questi simpatici vecchietti a cui stavolta si aggiungono una improbabile star della tv, tanto denaro riciclato ed ex colonnelli del KGB. I frequenti colpi di scena innestati su una trama ben costruita assicurano un ritmo incalzante, impreziosito da battute e situazioni ad alto tasso di divertimento.