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Il compito

Il compito

Nella tranquilla cittadina di Riviere, stato di New York, Cade - giovane adolescente di origine polacche che aiuta i suoi genitori a tenere in piedi l’albergo di famiglia - e Logan, ragazza modello che sta per vincere il titolo di miglior studentessa dell’anno, vengono sconvolti da uno strano compito assegnato dall’amatissimo e fuori dagli schemi professor Bartley: su indicazione dell’insegnante i giovani alunni dovranno inscenare la conferenza di Wansee, organizzata durante la Seconda guerra mondiale dai nazisti per decidere in merito alla soluzione finale per il popolo ebraico. Tra risatine, braccia tese a scimmiottare il saluto nazista oppure l’indifferenza di coloro che nella classe prendono questo compito come qualsiasi altro, Cade e Logan non ci stanno: i due ragazzi, migliori amici e molto complici nella vita di tutti i giorni, considerano deplorevole il compito assegnato e cominciano a cercare di boicottarlo in tutti i modi. Né Cade né Logan hanno intenzione di mettersi nei panni dei nazisti e di valutare le ragioni che gli hanno portati allo sterminio, anche se questo può significare portare alla luce le crepe di una comunità che nasconde più segreti e razzismi di quanto voglia ammettere...

“Quella che stai per leggere è una storia inventata, ma prende spunto da un progetto realmente inserito nel piano didattico di una scuola superiore dello Stato di New York. Un compito che potrebbe essere assegnato ovunque. In qualsiasi Paese. In qualsiasi città. In qualsiasi scuola. Perfino nella tua”. Liza Wiemer è un’educatrice che per scrivere il suo romanzo ha preso spunto proprio da un compito affidato da un insegnante in una scuola di New York: l’autrice ha incontrato due ragazzi del tutto simili a Cade e Logan che si erano totalmente rifiutati di svolgere un’attività scolastica che potesse in qualsiasi modo rischiare di legittimare l’antisemitismo. Da questo spunto nasce Il compito, che porta a galla sentimenti e sensazioni che sono sopite in ognuno di noi e che, però, molto spesso possono risvegliarsi e dare luogo a profonde e radicate forme di razzismo e odio verso l’altro, considerato “diverso” e solo per questo “sbagliato”. La storia vera che si nasconde dietro al libro, quindi, fa nascere una grande speranza: moltissime scuole americane hanno dato il via a progetti simili per cercare di ricreare la storia e in qualche modo esercitare il pensiero critico negli studenti: un fine nobile in teoria, ma che rischia anche in molti casi di legittimare teorie del complotto antisemite o simpatie per il nazismo. Qualche adolescente si è ribellato, lasciando accesa la fiamma del ricordo e della memoria in un’epoca in cui tutti i sopravvissuti all’Olocausto, per ragioni anagrafiche, se ne stanno andando. Il romanzo, quindi, mostra esempi giovanili molto positivi (oltre a quelli molto negativi offerti dai neonazisti) testimoniando il fatto che le nuove generazioni non sono per nulla del tutto perdute.