Salta al contenuto principale

Il crowdfunding

Mangialibri, storia di un crowdfunding di successo

In collaborazione con Eppela e PostePay nel 2015/2016 è stata realizzata la nuova release del sito.

Ecco come è andata

Nel 2015, dopo dieci anni di onorata carriera, l’interfaccia tecnologica e grafica di Mangialibri era ormai del tutto inadeguata ai tempi: la versione di Drupal che utilizzavamo era obsoleta e malfunzionante, la fruizione su mobile (smartphone, tablet e altri device) era quasi impossibile, il “dialogo” con i motori di ricerca difficoltoso e quindi quella che i tecnici chiamalo la SEO una mera utopia. Un intervento di rifacimento radicale di Mangialibri non era più rinviabile, pena la catastrofe o peggio l’oblio. Ma un intervento così profondo (e contestualmente un upgrade dell’hosting, per chi sa cosa voglio dire) è un affare costoso e Mangialibri (che è gestito da un’Associazione culturale senza fini di lucro) non aveva a disposizione la forza economica necessaria a portarlo a termine. Punto.

Da qui l’idea di chiedere aiuto ai nostri lettori, a coloro che in dieci anni hanno premiato il nostro modo di raccontare libri e scrittori rendendo Mangialibri una delle riviste online di settore più seguite in Italia. Da qualche anno l’antico concetto di “colletta” si è evoluto, diventando una modalità di finanziamento “dal basso” nota come crowdfunding. Recentemente altre importanti realtà del panorama delle riviste online sui libri si sono rivolte al crowdfunding: Doppiozero, L’Indice, Sugarpulp. Una delle realtà leader nel campo del crowdfunding, Eppela, si è mostrata molto interessata al nostro progetto. Lo abbiamo declinato e affinato assieme a un loro team dedicato e successivamente sottoposto a Poste Italiane, che ha da qualche tempo implementato in collaborazione proprio con Eppela un progetto di cofinanziamento per realtà che lavorano “in ambito digital, mobile o social innovation” denominato PostePay Crowd. I tecnici di PostePay hanno valutato con severità e attenzione il progetto di restyling di Mangialibri e il business plan correlato, e alla fine hanno dato il loro via libera, concedendoci ulteriori 2500€ a fondo perduto ove fossimo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo di crowdfunding, che era stato fissato a 5000€. Eh, mica facile però…

A questo punto, stop ai termini tecnici e alle cifre: da qui in poi si parla di altro. Si parla di sentimenti, di emozioni. Perché siete entrati in campo voi. Circa 200 affezionati lettori (ma in realtà sappiamo che si tratta di un numero molto maggiore di benefattori, perché ci sono stati gruppi di lettura, biblioteche, uffici che si sono occupati di raccogliere i contributi di tante persone – magari in difficoltà con le procedure online – e di versarli) che ci hanno voluto far sentire concretamente e generosamente il loro affetto, la loro vicinanza, la loro voglia di ascoltare ancora e sempre più forte la voce di Mangialibri. E poi tutti i redattori di Mangialibri, che si sono prodigati per informare e coinvolgere amici, parenti, addetti ai lavori. Per non parlare di alcuni prestigiosi testimonial del mondo dell’editoria, che hanno voluto aiutarci contribuendo in prima persona o sensibilizzando i loro contatti. Lungo 40 giorni vissuti col fiato in gola le donazioni si sono susseguite senza soluzione di continuità, facendo crescere via via le nostre speranze, fino all’agognato traguardo, che all’inizio ci sembrava lontanissimo. Ce l’abbiamo fatta. L’obiettivo è stato raggiunto e superato.