
E' il giorno del suo venticinquesimo compleanno quando Dario (dopo che sua madre gli ha regalato una cinta che gli sta due volte e una camicia di quattro taglie più grande) viene chiamato da suo padre. Lo fa salire direttamente nel suo ufficio, dove non fa entrare mai nessuno, e riempe di whisky due bicchieri. Il fatto che nessuno dei due beva non ha nessuna importanza, anzi, questo significa che suo padre sta per dirgli una cosa veramente importante. E infatti Dario viene a sapere che ha appena ereditato da suo zio la mitica casa editrice La Fusoliera: peccato che sia sull'orlo del fallimento e che tutto il catalogo dei suoi autori (come le predizioni astrologiche del Dottor Baum o i romanzi erotici di Nelly Champagnat) non siano altro che degli pseudonimi di suo zio. Non resta che continuare la tradizione e mettersi a scrivere un romanzo. Anzi no, meglio cercare di rimettere in ordine quel manoscritto che gli ha portato Greta, la giovane assistente di suo zio, che narra la storia dell'investigatore Montaner che deve ritrovare il manoscritto perduto del compianto scrittore André Dubuffet...
A ben vedere il vero protagonista di questo romanzo non è né la coppia di redattori composta da Dario e Greta né l'ispettore Montaner che deve andare alla ricerca di un manoscritto perduto. Pablo De Santis mette al centro della sua storia dal sapore giallo il mondo dei libri. La narrazione si muove su due binari, tutti e due fatti di odorosa carta stampata e inchiostro. La storia principale è quella di Dario che si trova a gestire da solo la vecchia casa editrice dello zio, dalla quale sono usciti per anni libri bizzarri e fantastici ma che adesso langue in soldi e idee. Tra una tazza di caffè e l'altra Dario e la sua assistente Greta dovranno ricomporre le pagine di un manoscritto che narra la storia dell'ispettore Montaner e che rappresenta l'ancora di salvezza della casa editrice. Il secondo binario narrativo è invece proprio l'affannosa ricerca dello squattrinato investigatore che si mette sulle tracce (quasi come i due novelli editori) di un manoscritto perduto. Un'indagine che lo porterà a conoscere strambi personaggi e ad affrontare diversi pericoli. Un libro che richiede l'attenzione del piccolo lettore e lo invita a calarsi in primo luogo nei panni di Dario e di Greta. Infatti, proprio come il manoscritto che i due personaggi devono rimettere nell'ordine giusto, Il giallo delle pagine mischiate ha i tutti i capitoli alla rinfusa. Perciò la fine di ogni capitolo nasconde un indizio che può celarsi sia nel testo che nelle illustrazioni e che rimanda al capitolo successivo. State tranquilli, seguire queste tracce non è così difficile! Il lettore, indizio dopo indizio, dovrà aggiungere di propria mano il numero esatto dei capitoli e procedere nella lettura seguendo l'ordine da lui scoperto, accompagnato in questo doppio giallo dalle belle illustrazioni di Federico Appel e dalla scrittura chiara e coincisa di Pablo De Santis. Perciò occhio agli indizi e fate attenzione a non leggere questo libro seguendo l'ordine numerico delle pagine perché, come scrive l'autore nell'epigrafe, “il disordine non è sempre caos. A volte è un altro ordine. Però segreto”.
A ben vedere il vero protagonista di questo romanzo non è né la coppia di redattori composta da Dario e Greta né l'ispettore Montaner che deve andare alla ricerca di un manoscritto perduto. Pablo De Santis mette al centro della sua storia dal sapore giallo il mondo dei libri. La narrazione si muove su due binari, tutti e due fatti di odorosa carta stampata e inchiostro. La storia principale è quella di Dario che si trova a gestire da solo la vecchia casa editrice dello zio, dalla quale sono usciti per anni libri bizzarri e fantastici ma che adesso langue in soldi e idee. Tra una tazza di caffè e l'altra Dario e la sua assistente Greta dovranno ricomporre le pagine di un manoscritto che narra la storia dell'ispettore Montaner e che rappresenta l'ancora di salvezza della casa editrice. Il secondo binario narrativo è invece proprio l'affannosa ricerca dello squattrinato investigatore che si mette sulle tracce (quasi come i due novelli editori) di un manoscritto perduto. Un'indagine che lo porterà a conoscere strambi personaggi e ad affrontare diversi pericoli. Un libro che richiede l'attenzione del piccolo lettore e lo invita a calarsi in primo luogo nei panni di Dario e di Greta. Infatti, proprio come il manoscritto che i due personaggi devono rimettere nell'ordine giusto, Il giallo delle pagine mischiate ha i tutti i capitoli alla rinfusa. Perciò la fine di ogni capitolo nasconde un indizio che può celarsi sia nel testo che nelle illustrazioni e che rimanda al capitolo successivo. State tranquilli, seguire queste tracce non è così difficile! Il lettore, indizio dopo indizio, dovrà aggiungere di propria mano il numero esatto dei capitoli e procedere nella lettura seguendo l'ordine da lui scoperto, accompagnato in questo doppio giallo dalle belle illustrazioni di Federico Appel e dalla scrittura chiara e coincisa di Pablo De Santis. Perciò occhio agli indizi e fate attenzione a non leggere questo libro seguendo l'ordine numerico delle pagine perché, come scrive l'autore nell'epigrafe, “il disordine non è sempre caos. A volte è un altro ordine. Però segreto”.