
Tom Long è un ragazzino infelice. A causa del morbillo contratto da suo fratello Peter, è costretto ad abbandonare la casa dei genitori e il loro amato giardino per trasferirsi in città, nell’appartamento degli zii, Alan e Gwen Kitson. La noia incombe. A causa della quarantena Tom non può fare nulla, la casa degli zii si trova in un palazzo di proprietà della vecchia signora Bartholomew, ha le sbarre alle finestre e nessun giardino, solo un piccolo cortile occupato dai bidoni della spazzatura e chiuso a chiave. Dai Kitson i pasti sono abbondanti, le giornate interminabili e le notti lunghe, sgarrare agli ordini degli zii comporta fastidiose paternali. Nell’androne del palazzo si trova una grossa pendola antica che suona le ore senza seguire un ordine preciso e i cui rintocchi si sentono in piena notte in tutti gli appartamenti. Prendere sonno è un’impresa. I giorni passano, la nostalgia di casa è intensa, il desiderio di uscire all’aria aperta struggente. Una notte l’insonnia di Tom viene stuzzicata da un fatto insolito: la pendola suona tredici rintocchi dopo la mezzanotte e il ragazzino decide di scendere di nascosto per controllare l’orologio. E allora perché non dare un’occhiata al cortile sul retro? Sarà davvero così sporco e spoglio? Detto fatto. Oltre la porta si estende il giardino più grande e bello mai visto, con aiuole di fiori, prato verde a perdita d’occhio, alti tassi, sentieri che si diramano verso un labirinto di siepi, un orto, un pascolo, un fiume e tanto, tanto altro…
Nata nel 1920 a Great Shelford, un piccolo villaggio dell’area di Cambridgeshire, Ann Philippa Pearce cresce in un ambiente rurale e inizia a frequentare la scuola più tardi rispetto agli altri bambini, a causa della salute cagionevole. In seguito alla laurea al Girton College si trasferisce a Londra. Nonostante gli alti e bassi della sua salute porta avanti una valida carriera come autrice per ragazzi, fino alla sua scomparsa nel 2006. Il giardino di mezzanotte è il suo romanzo più celebre, pubblicato nel 1958 e vincitore della Carnegie Medal, premio dedicato alla letteratura per bambini. Il giardino descritto nel romanzo è ispirato al parco di Mill House, dove la Pearce ha vissuto. In Italia opere note sono: Alta marea per un delitto, Il piccolo gentiluomo, Un fantasma in soffitta, La magia del trovatore. Al giardino di Tom è stato dedicato un film del 1999, per la regia di Willard Carroll, ormai introvabile. Il romanzo nel suo complesso è una lettura piacevole, un’avventura magica il cui filo conduttore è l’amicizia tra Tom e la piccola Hatty. Belle le descrizioni della dimora e del giardino. Presenta alcune incongruenze nella trama e gli eventi sono narrati con salti temporali non sempre chiari e il fatto che il Tempo scorra un po’ come gli pare non giustifica tutto. Ma chi non resterebbe affascinato da un racconto con ingredienti tali? Fantasmi, case misteriose, vicini che nascondono segreti, giardini lussureggianti, fughe notturne, amicizie che superano la soglia dello spazio e del tempo. Sogni che fanno da collante tra generazioni.