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Il giorno del Bianconiglio

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Milano, marzo. A Teresa Aprili, da poco entrata a far parte della redazione di una testata importante, viene affidata una serie di servizi sui crimini informatici. Il direttore Andrea De Giorgi ha già parlato con la sua vecchia conoscenza Leonardo Artico, esperto di cybersecurity, il quale ha acconsentito a portarsi dietro la giovane giornalista mentre è alle prese con una consulenza per la 4 For Ener, la società energetica alla quale sta prestando assistenza. Così Teresa conosce Leonardo e il suo collega Roberto Gelmi. E tanto Leonardo è glaciale, spesso indisponente e saccente, quanto Roberto è gentile, accomodante e umile. In breve, i due uomini spiegano alla giornalista di cosa si stanno occupando in quel momento, un penetration test. Cioè una verifica di sicurezza dei sistemi informatici di un’azienda (la 4 For Ener, appunto), che avviene tramite l’ingaggio di un hacker (Francesco), il quale deve tentare di violare l’apparato informatico della società. In questo caso però Leonardo e Roberto hanno deciso non solo di svolgere un semplice penetration test, ma di usare Francesco come cavia per la loro nuova creatura, il Bianconiglio. Il Bianconiglio è un virus sviluppato da Roberto che permette di marchiare digitalmente potenziali aggressori informatici, segnalandoli a chi si occupa di proteggere i sistemi…

Docente di Sicurezza Informatica all’Università Cattolica di Milano, fondatore di DI.GI. Academy, azienda specializzata nella sicurezza dell’informazione, esperto di cybersecurity, e ora anche romanziere. Alessandro Curioni è attualmente uno dei professionisti più quotati nel campo dei crimini informatici, a tal punto da aver prestato la sua assistenza ad aziende come Pepsi, Eni ed Edison. Il giorno del Bianconiglio è il primo romanzo di una serie dedicata alla lotta contro il cybercrime. Protagonista della serie è il geniale e ruvido Leonardo Artico (facilmente sovrapponibile a Curioni), che vive tanto di razionalità quanto di istinti. Compaiono poi il suo fidato collega e sottoposto Roberto Gelmi, meno appariscente ma addirittura più talentuoso di Leonardo, e l’ingenua giornalista, Teresa, che di informatica non capisce nulla. Compito dei tre personaggi è quello di sventare un attacco informatico perpetrato da un’organizzazione il cui capo si fa chiamare Socrate. Dunque un thriller con una trama lineare, quasi piatta (inizio, svolgimento, ostacolo, superamento dell’ostacolo, fine), che rispetta tutti (tutti!) i cliché del caso, dal primo all’ultimo. Pregio tangibile del romanzo sono, più che la forma, alcuni dei suoi contenuti, che spiegano ai profani cosa fare e non fare quando si naviga in Rete. Alcuni possono risultare non facilmente digeribili, ma la loro apparente incomprensibilità è da imputare allo scarso livello di alfabetizzazione e percezione digitale dell’italiano medio piuttosto che alla scrittura di Curioni, che invece rende accessibile ciò che a prima vista può apparire astruso.