
Beniamino è un bambino normale, per lui tutto è normale e ripetitivo: vive in un paese normale, si sveglia in un letto normale, fa una colazione normale e, normalmente, si lava i denti; va in una scuola normale, di fronte a casa; ha un maestro normale, genitori normali e una sorella con cui normalmente litiga. Beniamino ricorda che prima, quando era piccolo, non era così, anzi non era affatto normale: tutto era grande e strano. A partire da suo padre, ad esempio, che non era un uomo qualunque: era immenso, una montagna, con una grande barba da pirata e una voce da orco. Un orco gentile che lo prendeva in braccio e lo faceva volare in alto senza mai farlo cadere. E altrettanto strana era la madre, che odorava di cioccolata, miele e fiori e di brioche; che correva come una pazza, rideva, e volava addirittura. Neanche la sorella si sottraeva alla stranezza che lo circondava: era piccolissima, ma urlava più forte che poteva ed era magica perché appariva e spariva con un colpo di bacchetta. La scuola non era di fronte casa, ma all'altro lato del mondo e dentro la scuola succedeva di tutto. La scuola era qualcosa di terribile, risuonava di lacrime e grida di bambini urlanti. Allora tutto era un po' strano, ma divertente. Poi Beniamino non sa come, ma all'improvviso, un giorno, tutto è diventato terribilmente normale. E proprio nel posto più normale di tutti, la scuola, è successo che il maestro, quel tipo normale e un po' calvo che indossa sempre pantaloni e maglione, assegna alla classe il primo tema. Il titolo “Immaginate di aver un potere magico”, fa sorridere di gioia Beniamino che chiude gli occhi e vede un grande cane rosso che gli regala una piccola gomma bianca. Veramente una gomma, Beniamino, ce l'ha già, ma questa è magica e magicamente si posa sul suo foglio e cancella da lì tutti gli errori grammaticali. Rimangono solo le parole e queste formano le frasi, proprio come aveva spiegato ai bambini il maestro prima di cominciare il tema. Ecco, finalmente Beniamino ha trovato il suo potere magico...