
Stati Uniti, 1967. Daniel Isaacson è un uomo che sta cercando di ricostruire la storia dei suoi genitori. In piena Guerra fredda, Paul e Rochelle Isaacson, accusati di spionaggio in favore dei russi, vennero giustiziati sulla sedia elettrica quando Daniel e sua sorella Susan erano ancora bambini. Il caso dei due coniugi, accusati di delitti contro la nazione e traditi dalla testimonianza di un amico, fece scalpore e i piccoli vennero trasferiti in un istituto e poi affidati a una famiglia adottiva. I due fratelli crebbero tormentati dal peso di un passato ingombrante, ancora in ombra e mai veramente chiarito. E se Daniel reagì aggrappandosi alla propria vita e alla storia dei suoi genitori come fossero un gancio e una scappatoia, Susan ne restò invece schiacciata, vittima lei stessa di un meccanismo politico che trasformò gli Isaacson nel perfetto capro espiatorio per un’America che doveva inculcare al proprio popolo la paura, cappello perfetto per ogni strategia politica, sociale e militare futura. Chiuso in una biblioteca, attraverso la scrittura di un libro, Daniel ripercorrerà gli anni dell’infanzia nel Bronx e le fasi del processo che portò all’esecuzione dei genitori, demolendo e ricostruendo il passato della famiglia Isaacson e quello di una nazione costantemente in bilico tra meraviglia e spavento, tra forza e debolezza, tra ricchezza e povertà...
Il libro di Daniel, probabilmente ispirato a un fatto realmente accaduto e portato sul grande schermo nel 1983 da Sidney Lumet, uscì nel 1971 e fu il primo successo del grande scrittore americano scomparso nell’estate del 2015. Ma la storia dei coniugi Isaacson e dei loro figli è solo una sfaccettatura di un romanzo che può, e deve, essere letto con più chiavi di lettura e con una prospettiva molto più ampia. I numerosi flashback ci permettono di allargare gli orizzonti narrativi, portandoci in una terra che non sembra quella delle mille opportunità e al tempo in cui la guerra si combatteva sottobanco tra potenze economiche, politiche e militari germoglianti e i cui segreti scivolavano attraverso la fitta trama di reti spionistiche senza scrupoli. In mezzo a tutto questo, la scelta radicale di Paul e Rochelle di non voler dimostrare a tutti i costi la propria innocenza, dimostrando così di sostenere in modo limpido e cristallino le proprie idee, se da un lato diviene il perfetto pretesto per abituare i cittadini americani a vivere nella paura e a difendersi con le armi, dall’altro è il motivo principale per il quale Daniel intraprende la sua ricerca alla scoperta dei propri genitori. Lettura assolutamente attuale, che ci obbliga a riflettere e a guadare la società con un occhio più attento e che ci fa intendere quanto sia complesso il mondo nel quale viviamo e quanto coraggio e determinazione ci vogliano per viverlo davvero.