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Il libro (serio) del clitoride

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Tutte le femmine di mammifero possiedono un clitoride, che può essere di diverse dimensioni: quello della iena maculata per esempio è ipertrofico tanto che può essere scambiato per un pene anche perché dotato di un orifizio che permette all’animale di urinare proprio da lì. Ma se il fatto di non conoscere l’anatomia della iena non impensierisce, venire a conoscenza che il 20,7 per cento delle donne francesi non sa neppure dove si trovi il clitoride, che il 34,5 per cento ammette di non averlo mai osservato e che molte lo confondono con l’uretra, questo sì che dovrebbe preoccuparci. Sfogliando le pagine scopriamo diverse testimonianze sul clitoride nella storia, da Ippocrate a Galeno, e non ci stupisce la precocità e la modernità dei Greci e dei Romani rispetto non solo al Medioevo e il Rinascimento; ma anche e purtroppo a tante tradizioni “culturali” contemporanee. Bottone vermiglio, linguetta, pinolo, albathara, landie, dolce amante, prodigiosa Venus, piccola collina, chiave del piacere tanti sono i nomi che nel tempo gli sono stati dati ma la scoperta più importante e sconvolgente è che questo “sconosciuto” esiste solo per il piacere!

Un manuale importante quello che Caroline Balma-Chaminadour - autrice non solo di libri ma anche di canzoni, traduttrice e giornalista - propone soprattutto ad insegnanti e genitori per invitarli a conoscere e poter trasmettere meglio sia alle ragazze, ma (per motivi diversi e certo non meno importanti) anche ai ragazzi la conoscenza del corpo femminile, il suo corretto funzionamento per vivere al meglio la propria sessualità priva di ogni tabù. E di tabù l’autrice se ne intende, dato che nel 2018 ha pubblicato Il libro serio della cacca, argomento tabù per antonomasia, ma anche così universale “perché riguarda tutti gli abitanti passati, presenti e futuri del pianeta Terra”, chiosa l’autrice nell’introduzione. E proprio perché il clitoride rimane ancora oggi un tabù, alla richiesta dell’editore di scriverne la Balma-Chaminadour non ha potuto certo dire di no. Una lettura che fa riflettere, che stupisce, che incuriosisce e che non per ultimo ci racconta una pratica purtroppo ancora molto presente in molte parti del mondo, quella delle mutilazioni femminili, a cui troppe bambine e ragazze vengono sottoposte quotidianamente.