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Il lupo e la caverna

Il lupo e la caverna

Una piccola creatura vive in una caverna all’interno di una montagna. Davanti alla sua tana si è piazzato un lupo che le fa le poste, giorno e notte. La piccola creatura non esce mai dalla caverna in cui si è rifugiata, proprio a causa del lupo. Questo, d’altra parte, non si allontana mai. Le chiede continuamente di uscire a giocare con lui, ma la piccola creatura non ha alcuna intenzione di farlo. Gli risponde che ha già due amici e non si annoia affatto là dentro, al contrario di quanto lui pensa. La piccola creatura rimane dentro la caverna e vediamo soltanto i suoi occhioni seguire quello che accade fuori: a volte i suoi occhi sembrano curiosi, altre spaventati, altre ancora sorpresi. Ma la situazione si protrae a lungo: il lupo rimane fuori dalla caverna e la creatura dentro, di giorno e di notte, con il bello e il cattivo tempo, in autunno, inverno, primavera o estate. Tutte le proposte del lupo vengono eluse: la piccola creatura non vuole salire su un albero, non vuole giocare a palla, non vuole raccogliere dei fiori o dare da mangiare agli uccelli. Il lupo le pensa veramente tutte, e prova ogni stratagemma che gli viene in mente per convincere la piccola creatura ad uscire. Arriva il giorno in cui il lupo è veramente spazientito, non sa più cosa inventarsi per far uscire la creatura dalla sua tana. Scoppia anche un terribile temporale e il lupo adesso è affamato. Nella rabbia del momento, si tradisce e lo rivela, ma subito si corregge. Oltretutto l’ombrello sotto il quale si ripara viene colpito da un fulmine. A questo punto il lupo gioca la sua ultima carta: una gustosissima ciambella dalla quale in effetti la piccola creatura è attratta, soprattutto se sulla ciambella ci sono gli zuccherini colorati. In verità gli zuccherini non c’erano, ma il lupo coglie subito l’occasione: mostra la ciambella colma di zuccherini alla piccola creatura che proprio non resiste. Allunga prima la sua zampa pelosa e poi esce dalla caverna! Forse si è liberato un posto per il piccolo lupo...

Le colorate illustrazioni di Rob Hodgson ritraggono in ogni pagina lo stesso quadro: la caverna con dentro i due occhioni neri della creatura. Fuori c’è quasi sempre il lupo, buffo, istrionico ed espressivo. Ma nessuna pagina è uguale all’altra: cambia la stagione, il momento della giornata, la temperatura, la condizione atmosferica. Si modificano i colori, l’ambiente. Si muovono le piccole creature che lo popolano: un’ape, un uccellino rosso, una lumaca, un verme rosa. Tra questi animaletti avvengono delle azioni, nello scorrere della storia. Non mancherà di notarlo il più attento dei bambini, che si divertirà a sfogliare ancora il libro, per scovare un nuovo dettaglio, magari collegato con qualcosa che è avvenuto nella pagina precedente. Il verme rosa, ad esempio, non manca mai nella scena, tranne nelle due pagine successive a quelle in cui viene catturato dall’uccello rosso: lo vediamo intrappolato da piccoli artigli e rimaniamo per due pagine col fiato sospeso. Finché la creatura non esce dalla caverna, spaventando l’uccellino rosso, il quale molla la presa. E il vermetto riappare mentre precipita a terra! Anche lui, in fondo, è una piccola creatura, una di quelle a cui l’autore dedica la storia, “ovunque esse siano”.