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Il marchio di Caino

Il marchio di Caino
Londra. Simon Quinn è un giornalista freelance di cronaca nera e sta indagando su una serie di efferati omicidi: alcuni anziani vengono brutalmente torturati e uccisi. Omicidi che apparentemente non hanno elementi comuni, tranne il fatto che tutte le vittime sono benestanti. Phoenix. L’avvocato David Martinez è partito da Londra perché suo nonno sta morendo in un ospizio. Sergio Martinez è il suo unico parente perché i genitori di David sono morti quindici anni prima in un incidente in un paesino dei Pirenei. Prima di morire l’anziano lascia una mappa al nipote, dicendogli che, per scoprire le sue origini, deve recarsi a Bilbao e da lì a Lesaka, dove dovrà trovare un certo José Garovillo. Dopo la morte di Sergio, David scopre che il nonno – che credeva povero – gli ha lasciato un’eredità di due milioni di dollari. Giunto nel paese basco David incappa in un bar dove conosce Amy, un’insegnante di lingua inglese, e Miguel, un violento terrorista dell’ETA, l’organizzazione terroristica che lotta per l’indipendenza basca. Qui David inizia ad indagare, venendo a conoscenza di segreti che affondano nelle radici nel periodo nazista e nelle persecuzioni dei Cagot, un popolo di paria che nel Medioevo era diffuso su entrambi i lati dei Pirenei e che la superstizione popolare vedeva come oggetto di disprezzo e orrore. Segreti che accomunano gli omicidi sui quali indaga Simon Quinn. Segreti che non devono essere scoperti. Segreti che aiuterebbero David a conoscere le sue origini. Ma deve stare attento, perché Miguel è già sulle sue tracce, pronto ad ucciderlo…
Intricato e intrigante Il marchio di Caino, secondo romanzo – dopo Il segreto della Genesi – di Tom Knox, pseudonimo del giornalista e scrittore inglese Sean Thomas. Mistero, storia e azione si alternano in un plot mozzafiato ed elaborato ad arte per non concedere tregua al lettore. Scene violente e tesissime; una carrellata di personaggi cuciti addosso ad un’ambientazione che si sposta dalla Gran Bretagna alla Guascogna, dalla Spagna basca alla Namibia; ricostruzioni storiche, basate a detta dell’autore su fonti autentiche, che ripercorrono gli studi genetici sulla razza e sull’ereditarietà di Eugen Fischer, lo scienziato tedesco che studiò i Baster della Namibia e, successivamente, fu al servizio di Hitler. E poi la storia dei Cagot: un popolo di cui pochissimi conoscono le vicende. Un popolo che ha subìto violente persecuzioni fino alla quasi completa estinzione. Un popolo che diventa emblema di tutte le minoranze che nello scorrere della storia sono state vittime dell’ignoranza e della superstizione dell’uomo. Un popolo che porta sulla sua pelle un emblema maledetto, il simbolo della Bestia, dell’infamia, della vergogna. E un marchio, quello di Caino.