
In un lussuoso hotel giamaicano, un ricco ometto stravagante di nome Carlos propone di fare una “skommessetta” a un giovane americano. Il ragazzo dovrà accendere per dieci volte di fila il suo accendino, a suo dire infallibile, senza che questo si inceppi. Se per tutte le volte l’accendino funzionerà, il protagonista vincerà una nuova, fiammante Cadillac; ma alla prima accensione fallita, la scommessa sarà persa. La posta in gioco è il mignolo della sua mano sinistra… Billy Weaver è appena arrivato a Londra ed è in cerca di un albergo dove trascorrere la notte, opta infine per una soluzione più economica decidendo di affittare una camera. Tutto sembra perfetto: il letto è comodo, i mobili graziosi e la padrona di casa è una signora molto gentile con una grande passione per l’imbalsamazione. Su sua richiesta Billy firma il registro degli ospiti. Nota però che i due giovanotti che lo hanno preceduto sono stati lì ben due anni prima sebbene la signora assicuri che invece si trovino tutt’ora in casa al terzo piano… William Pearl muore a causa di un cancro e lascia alla moglie Mary una lettera. La donna apprende in tal modo che il marito si è prestato come cavia per un esperimento finalizzato a tenere in vita il suo cervello dopo la morte. Mary dapprima è sconvolta ma, dopo averci riflettuto, pensa di poter sfruttare la cosa a suo vantaggio vendicandosi delle privazioni che il marito le aveva imposto durante il menage familiare…
Questi gli incipit di alcune delle storie di Roald Dahl, amatissimo scrittore di narrativa per ragazzi, famoso per essere l’autore de La fabbrica di cioccolato, GGG e Matilde, che con questa raccolta si rivolge invece a un pubblico più adulto. I venti imperdibili racconti che ne fanno parte hanno tutti gli ingredienti necessari per essere adorati: sono brevi, fulminanti e con un finale a sorpresa. Roald Dahl, in queste storie adopera con maestria diversi escamotage narrativi. Si diverte, ad esempio, a ribaltare la situazione iniziale lasciando il lettore senza parole con effetto cliffhanger. Il genere narrativo delle storie è quanto mai vario; va dall’horror, al thriller, alla fantascienza. Al solito stile ironico e brillante stavolta l’autore aggiunge una miscela di black humour e un tocco di macabro. Non a caso, uno di questi racconti, Man from the South, (in italiano La scommessa), è stato adattato in ben due occasioni: una volta nella serie tv Alfred Hitchcock presenta; una seconda volta nel film a episodi Four Rooms, girato da Quentin Tarantino. La scommessa, la vendetta, la crudeltà, l’ipocrisia delle relazioni tra adulti sono i grandi temi di queste storie dove la realtà è spesso solo un’illusione e niente di ciò che sembra corrisponde alla verità. Temi universali e un linguaggio immortale che ha parlato a intere generazioni, in grado di attraversare i secoli.