
Metà degli anni Novanta. I tempi in cui Giampaolo Manca spadroneggia su Venezia sono oramai passati. Tempi in cui persino elementi di spicco della politica nazionale lo hanno cercato e lo hanno trovato. Non si fidano di nessun altro se non del Doge. A volte cercano forniture importanti di cocaina con pagamenti diretti su conti cifrati in Austria, lontano da occhi indiscreti. Altre volte richiedono un aiuto diretto sul campo per fare eleggere qualche candidato in particolare, come è successo con le elezioni di giunta della città lagunare del 1985. Tutto passato. Ora Giampaolo, dopo una condanna ingiusta in appello assieme ai compagni Gino e Lolli, si ritrova in carcere, seppellito da decenni da scontare. Ma qualcosa scatta in lui, perché anche il peggiore criminale ha dentro una fiammella di bene che basta ravvivare per far divampare un incendio. Siamo nel carcere di Opera e Giampaolo, assieme a Gino, assiste alla proiezione di The Passion di Mel Gibson. Una catarsi che non lo abbandona più per tutti gli anni di carcere che gli restano e oltre, che lo portano a visitare tutti i massimi penitenziari d’Italia, inclusi quelli di massima sicurezza. Ha modo quindi di provare sulla propria pelle i soprusi che i detenuti provano negli istituti di pena ma anche di fare esperienze positive come il lavoro telematico nel carcere di Voghera o l’esperienza teatrale, come la messa in scena dell’Orfeo di Bertolt Brecht…
Il mio tour carcerario è il capitolo conclusivo della trilogia firmata dall’ex esponente di spicco della mala del Brenta Giampaolo Manca, conosciuto ai tempi come il Doge. Cominciata con All’inferno e ritorno e proseguita con Le mie carceri speciali, la biografia di Giampaolo prosegue con questo volume che approfondisce le dinamiche dell’ambiente malavitoso dagli anni Settanta a metà degli anni Novanta, con un occhio particolare alle meccaniche che regolano il sottobosco criminale e alle dinamiche che si svolgono all’interno degli istituti di pena italiani, dove non sempre il comma 4 dell’articolo 27 della Costituzione Italiana viene rispettato. Un resoconto di prima mano di grande valore e soprattutto una storia di redenzione di un uomo che ha avuto il coraggio di cambiare la sua vita e volgersi dalla parte del bene. Lo scrittore infatti ora è impegnato anima e corpo in progetti di beneficienza e attività benefiche di cui si può seguirne gli sviluppi anche su giampaolomanca.com. Perché, come diceva il Mahatma Gandhi, non bisogna perdere mai speranza nell’umanità: poche gocce sporche non possono mai inquinare un intero oceano