
Nel pianeta di Tu, un mondo caratterizzato da una estrema scarsità di metalli e dalla presenza di notevoli estensioni di acqua, la chiatta “Tarulle” si sposta di isola in isola per vendere la rivista di fantascienza “Fantasie”, che oltre a proporre racconti di intrattenimento finisce anche per essere un importante veicolo di diffusione della conoscenza scientifica. Durante uno dei suoi viaggi l’equipaggio si imbatte in Tatja Grimm, una ragazza piuttosto misteriosa che pare provenire dalle zone più interne e primitive del continente. Ingaggiata per impersonare Hlara, una principessa barbara protagonista di uno dei cicli di storie fantasy più apprezzati dai lettori di “Fantasie”, la ragazza dimostrerà di avere doti inaspettate, che le permetteranno non solo di trarre d’impiccio l’equipaggio della “Tarulle” in occasione dello scontro con il Popolo Termite, ma anche di prendere pian piano il comando dell’intera chiatta. La ragazza non si accontenta però di una simile ascesa, in quanto i suoi piani sono ben più ambiziosi: penetrare all’interno del palazzo in cui vive Tar Benesh, il tirannico reggente di Crownesse, per impedirgli di distruggere l’unica collezione completa al mondo di tutti i numeri di “Fantasie”. Per farlo ha bisogno della collaborazione del giovane astronomo Svir Hedrig e della sua innamorata Cor, ma i due giovani non hanno il minimo sospetto di quali siano le vere motivazioni che si celano dietro le azioni di Tatja...
Il mondo di Grimm è il romanzo di esordio di Vernor Vinge, autore che in seguito avrebbe vinto per ben tre volte il premio Hugo per il miglior romanzo di fantascienza (nel 1993 con Universo incostante, nel 2000 con Quando la luce tornerà e nel 2007 con Alla fine dell'arcobaleno). Il libro è frutto di più elaborazioni successive: nel 1968 Vinge scrisse infatti il nucleo iniziale, rappresentato dal romanzo breve Grimm’s Story, successivamente ampliato nel 1969 fino a diventare un vero e proprio romanzo dal titolo Grimm’s World, pubblicato nel 1987 da Mondadori all’interno della collana Urania con il titolo Il mondo di Grimm. Nel frattempo Vinge aveva però scritto un ulteriore racconto sulle vicende di Tatja Grimm, dal titolo The Barbarian Princess, apparso per la prima volta nel 1986 sulla famosa rivista Analog e in seguito incorporato per andare a formare la versione ampliata de Il mondo di Grimm, che è proprio quella che Urania ci presenta in questa nuova edizione del 2015. In pratica nel presente libro vanno a confluire tre diverse stesure, separate da ben diciotto anni di distanza, e purtroppo questo va ad influire non poco sul risultato finale. Le tre vicende narrate, tutte accomunate dal fatto di avere la stessa protagonista, non sono infatti perfettamente fuse tra loro. Non è un caso che la storia più interessante e originale sia proprio la prima, frutto del Vinge più maturo, mentre le altre due evidenziano alcune lacune, dovute forse alla minore esperienza dell’autore. In ogni caso, una lettura apprezzabile, anche per cogliere in qualche modo la maturazione stilistica di uno degli scrittori più amati dai cultori della cosiddetta fantascienza “classica”, basata su solide basi scientifiche.