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Il mondo perfetto di Miwako Sumida

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Ci si innamora dei dettagli. Forse era stato il modo in cui Miwako Sumida leggeva, con la testa inclinata e appoggiata sulla mano sinistra, mentre con le dita dell’altra mano destra carezzava gli angoli delle pagine, e la delicatezza con cui maneggiava i volumi. O, ancora, il fatto che sembrasse spesso essere persa nei suoi sogni a occhi aperti, o la sua risata “sorprendentemente sfrenata”. Si erano incontrati per caso ad un goukon, un appuntamento di gruppo. Lei ne era venuta via, totalmente disinteressata, e lui, Ryusei, l’aveva seguita. Avevano scoperto di essere tutti e due amanti della lettura e di frequentare la stessa libreria, a caccia di volumi di seconda mano. Il giorno che lei si era seduta accanto a lui in biblioteca, Ryusei ne aveva percepito il profumo di fragole estive del suo shampoo. Si era innamorato di lei: le giornate trascorse in sua compagnia erano semplicemente più luminose. Anche lei mostrava interesse e gelosia nei suoi confronti, glielo aveva detto in modo esplicito quando lo aveva visto con Fumi, prima di sapere che erano fratello e sorella. Eppure lo aveva respinto: “troppo importante la loro amicizia per iniziare una relazione che lei già sapeva votata al fallimento”, gli aveva spiegato. Solo una volta, a casa di lei, era accaduto qualcosa, e avevano raggiunto una inaspettata intimità. Era stato in un giorno di pioggia, quando lei aveva trovato, intirizzita in uno scatolone, Tama, un’incantevole micina che aveva poi preso con sé. Poco dopo Miwako era andata via da Tokio, per rifugiarsi da una lontana parente in un villaggio sperduto tra i monti. Sono trascorsi dodici mesi da quel primo incontro al goukon. Ryusei non l’ha più rivista: un giorno di aprile Miwako si è recata nella foresta, ha legato una corda a un ramo e ha posto fine alla sua vita…

“In alto il cielo blu, pieno di soffici nuvole bianche. Chie pensò a quello che era successo a Kitsuyama e a quello che sarebbe successo in futuro. Sapeva che, col tempo, lei e Ryusei si sarebbero ripresi dalla morte di Miwako. Ma Miwako Sumida sarebbe stata per sempre la ragazza che aveva travolto tutti con un oceano di colori. E ogni volta che Chie guardava le nuvole si ricordava di loro due sdraiate in precario equilibrio in cima a quel serbatoio di acqua sul tetto”… Dopo Rainbirds, struggente opera d’esordio che l’ha rivelata tra le nuove promesse del panorama letterario asiatico contemporaneo, con Il mondo perfetto di Miwako Sumida Clarissa Goenawan - classe 1988, singaporiana, nativa indonesiana, appassionata di anime e manga -, dà forma un universo narrativo dai colori tenui e ricco di sfumature: un affresco delicato e malinconico in cui le vite dei personaggi, i loro rapporti, i traumi, le ferite, i sentimenti restituiscono al lettore personalità complesse, a volte di insospettabile fragilità, alla ricerca della propria strada in una società ostile, ove la solitudine, la superficialità e il conformismo imperano e diventano paradigmi esistenziali. La figura di Miwako Sumida - che compare brevemente anche in Rainbirds: era la compagna di scuola con cui Ren, il protagonista del primo volume, viveva una esperienza di sesso occasionale, priva o quasi di qualunque implicazione emotiva - emerge qui più vivida attraverso le voci incrociate e sovrapposte di Ryusei e dell’amica Chie, e attraverso il racconto di Fumi, la sorella di Ryusei, dotata di un potere tanto straordinario quanto inquietante, che chiude il cerchio narrativo con una nota soprannaturale lieve e potente, perfettamente calibrata in un romanzo che tocca temi come l’accettazione dell’identità sessuale, il bullismo e l’impatto che può avere sugli adolescenti, il disagio psicologico, l’elaborazione del lutto. La comprensione dei percorsi esistenziali delle persone amate e scomparse, in tutta la loro interezza, anche negli aspetti più oscuri, consente l’elaborazione della perdita, la sua accettazione, e diviene, per chi resta, possibilità di evoluzione, consentendo di preservare il ricordo del legame, senza che questo diventi àncora. Clarissa Goenawan ha appena pubblicato Watersong, il suo terzo romanzo, in corso di traduzione per Carbonio Editore, la cui uscita in Italia è prevista per il 2023.

LEGGI L’INTERVISTA A CLARISSA GOENAWAN