
Piero è un pirata da generazioni ma, a differenza degli altri, è un pirata gentile. Non lo interessano gli arrembaggi, le razzie o le decapitazioni, a lui piace cavalcare i mari sul dorso di una balena e di notte dormire dentro la sua pancia, anche se ancora non ha capito quale sia il suo compito nella vita. Fino a quando, un giorno, vede naufragare una vecchia barca piena di gente e decide di aiutarla, facendola salire sul groppone della balena. Da quel momento Piero si sente un pirata felice e si adopera per salvare ogni giorno chiunque incontri in mare in difficoltà; e mentre salva vite, in realtà conosce tanti mondi nuovi, completamente diversi dal suo, impara le lingue (addirittura quattordici!), conosce amici in ogni porto e conserva nel suo cuore ogni singolo incontro, ogni storia, ogni volto. In questo modo, anche se rimane sempre a cavallo della sua balena è come se avesse visto il mondo intero. La sua storia diventa così curiosa e bella da arrivare persino alle orecchie del sultano Sim Salabin II, nelle terre lontane al di là del mare, che lo invita a corte per conoscerlo e fargli un regalo prezioso...
Un albo illustrato che, raccontando la storia di un pirata, parla in realtà di accoglienza e di migranti, di viaggi e di amicizia e anche di identità, del coraggio di essere se stessi e di riuscire a fare la cosa giusta. Un ragazzo che non ha paura di andare oltre la tradizione familiare e di muoversi alla ricerca del proprio posto nel mondo, che riesce a vedere negli altri la possibilità di incontrare universi misteriosi e magici, che lo affascinano. I testi utilizzano un carattere ad alta leggibilità, sono brevi e comprensibili, adatti a lettori a partire dai sei anni; sono accompagnati da illustrazioni molto grandi, spesso a tutta pagina, dai colori molto vivaci. Piero viene rappresentato come un pirata tradizionale, con una benda nera su un occhio e tanti tatuaggi sul corpo ma, a guardarli con attenzione, in quei segni si possono leggere parole importanti quali libertà, amore, gentilezza, pace.