
Lago di Bracciano. Un uomo e una donna sono al largo, su un pedalò. Lei è restia a tuffarsi e lui cerca di convincerla a non lasciarlo nuotare da solo. Lui si tuffa con la sua maschera, è sott’acqua e lei è in apprensione, perché tarda a risalire. Appena sbuca dalla superficie le chiede di sposarlo. È la diciannovesima volta che Luigi le fa la proposta di matrimonio... Sono passati due anni da quando Ginevra è entrata per la prima volta nel circolo di Backgammon, accompagnata dal fratello. Non ci ha pensato due volte e si è iscritta al campionato, la sola ragazza in mezzo a una trentina di uomini. Alla domanda: “Dove hai imparato a giocare?” risponde sempre: “A casa”, il che è strano, perché in Italia non si gioca a Backgammon in famiglia. In quegli anni al circolo, Ginevra ha imparato a tirare i dadi come una professionista e dopo le partite si ferma sempre a parlare con gli altri, raccontando della sua famiglia. Piano piano scala le classifiche, diventa sempre più brava, finché un suo collega del circolo non la sorprende a barare durante una partita al Circolo dei Canottieri sul Lungotevere... È il primo giorno di scuola e c’è un bambino che la guarda dall’angolo in fondo della classe. Ha un grembiule molto più grande di lui e una cartella rossa piena di giocattoli a forma di animali. Mentre gli altri bambini alla ricreazione scappano in cortile, lui resta con i suoi giochi. La maestra si avvicina, lui ha caldo e chiede di potersi togliere la maglietta che ha sotto il grembiule, ed è così che si accorge che è molto caldo, come il sole...
La più classica delle retoriche associate al libro e alla lettura è collegata alla cura dell’anima. E quindi, siccome il libro viene sempre visto come una medicina, in questo caso viene direttamente accompagnato da un bugiardino, inserito tra le pagine del volume. Le prime parole recitano: “Integratore alimentare e letterario a base di Bificaretecterium (147mila), Lactoparolbacillus (24mila) e vitamina D. Diversi fattori come l’abuso di social, l’abitudine alla lettura veloce, gli stati di stress letterario e una cattiva digestione possono alterare il normale equilibrio della flora batterica, con conseguenti problemi intellettuali, dolori cervicali e perdita di riferimenti metatestuali”. Il punto di vista del sole si presenta come un integratore, in grado di donare nuovi equilibri e benessere alla mente e al corpo e l’editore ha voluto giocare con i riferimenti che il titolo porta con sé (sole e vitamina D). Si tratta di una raccolta di tredici racconti firmati da Marzia Grillo, editor e redattrice che già aveva pubblicato alcune di queste storie su riviste. I racconti sono diversissimi per stile e genere (troviamo la prosa e l’epistola, racconti romantici e distopici), ma sono accomunati dalla mescolanza di elementi reali e fantastici. Sebbene quindi non sia possibile rintracciare un filo conduttore tematico tra i racconti (anche perché sono nati in momenti e per esigenze diverse), il clima che circonda ogni storia è simile. Le dimensioni del surreale e dell’onirico sono preponderanti e anche quando i racconti sembrano ben ancorati al suolo del fattuale, l’aura che avvolge i personaggi è sempre nebulosa, come se tutto ciò che Marzia Grillo ci ha raccontato appartenesse a un altro mondo e noi avessimo avuto la possibilità di accedervi per un po’.