
Il sole è già alto e presso la casa nel bosco è l’ora della prima lezione della giornata. Zia Vervain ha riunito tutte le ragazze della famiglia in giardino e ha iniziato ad insegnare loro come far crescere in un batter d’occhio i frutti sugli alberi: basta parlare loro con gentilezza e conoscere le parole giuste. Si rivolge al melo con la lingua della magia ed ecco che, immediatamente, succose mele rosse precipitano generosamente nel suo cesto. Sollevando lo sguardo verso i rami dell’albero, però, la strega si accorge che qualcuno stava osservando: ancora una volta, Aster si è nascosto per spiare la loro lezione. “Questa non è una lezione per te, le ragazze stanno imparando i segreti! Vattene!” – gli dice scacciandolo. Il ragazzo corre via piangendo ma, sotto il portico della casa incantata, incontra la sua dolce mamma e le confida di non capire perché a lui non sia concesso di imparare a parlare con gli alberi, a preparare pozioni ed a fare sortilegi. Per l’ennesima volta gli vengono ribadite le regole inviolabili della tradizione: donne e uomini hanno magie diverse, le donne devono diventare streghe, gli uomini devono combattere i demoni trasformandosi in mutaforma. Se l’ordine naturale viene sovvertito possono accadere cose terribili. Tanti anni fa, il fratello gemello della nonna rubò la magia di sua sorella: perse il controllo, la casa si incendiò, ci furono dei feriti e da allora nessuno lo ha più visto...
Spesso ci si chiede come spiegare concetti difficili ai bambini, come trasmettere insegnamenti e valori. Un graphic novel può sicuramente rappresentare uno strumento utile ed efficace, soprattutto se, utilizzando il potere della metafora, riesce a comunicare a più livelli. Molly Knox Ostertag, che ha illustrato molti fumetti ma per la prima volta si occupa anche di soggetto e sceneggiatura, crea una storia leggera, appassionante ed avvincente che intrattiene meravigliosamente ma fa anche riflettere. Aster, il giovane protagonista alla ricerca della propria strada e della propria identità, non è felice e non può aiutare gli altri fino a quando non conquista la libertà di essere se stesso. I temi della diversità e della parità vengono declinati principalmente attraverso la forma della diversità di genere, accompagnando il lettore a chiedersi se esistano davvero attività o professioni prerogativa degli uomini o delle donne. A ben guardare, però, il rispetto delle differenze permea tutto il racconto: i personaggi appartengono a diverse etnie, hanno differenti lineamenti e colori della pelle, in alcuni casi vivono unioni omosessuali o situazioni di omogenitorialità. Il tratto del disegno è semplice ma espressivo e coinvolgente. La metafora della magia, in una storia ricca di pozioni, sortilegi ed incantesimi, funziona benissimo e rende facilmente accessibili anche ai più piccoli tematiche che, purtroppo, costituiscono spesso ancora dei tabù. Un’opera profonda ed originale. Consigliatissima!