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Il regno di Nedarra - L’ultima Dairne

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La più piccola, la più goffa, troppo giovane, troppo mediocre, troppo curiosa, quando il solo scopo di una dairne è restare silenziosamente in vita. C’era un tempo in cui grandi branchi di dairne giravano indisturbati attraverso le pianure di Nedarra, come racconta l’anziano Dalyntor. Ora invece restano appena quattro famiglie, che vivono rintanate per evitare i terribili predatori umani, bramosi della loro morbida pelliccia dorata. Pur simili ai cani nell’aspetto, hanno differenze importanti: possiedono il pollice opponibile, camminano eretti, hanno membrane flattanti sotto le braccia che consentono loro di planare e parlano la lingua degli uomini. È una notte inquieta quella in cui Byx decide di uscire dal rifugio provvisorio, uno dei tanti in cui la sua famiglia passa la notte, spostandosi lungo le scogliere per evitare sguardi indesiderati. Ad attirarla un rumore all’esterno. Scopre quattro burfalle dalle ali scintillanti e ne è incantata, ma la voce severa di sua madre la riporta alla realtà e il momento si presta alle confidenze. Byx deve stare tranquilla, presto si incammineranno verso Nord, l’intero branco andrà in cerca della Prima Colonia, con la speranza di incontrare altri sopravvissuti. Certo, sua madre non ne sembra convinta e non può nascondere i dubbi (il loro dono è la capacità di individuare la menzogna). Byx chiede il permesso di trattenersi ancora un poco, promette di entrare nel nido appena ha finito di osservare le burfalle, ma quando resta sola la tentazione di trasgredire la pervade. Che può succedere se si allontana solo per poco, per vedere il mare da vicino e annusare profumi nuovi? Magari scorgere una barchetta in difficoltà guidata da uno wobbyk e allo stesso tempo essere intercettata da un gruppo di bracconieri pronti a scagliarle contro le loro frecce…

L’Endling (titolo originale del romanzo) è l’ultimo esemplare rimasto in vita di una specie. Questo è ciò che rappresenta Byx, l’ultima Dairne, membro di una specie che ha fattezze canine, ma doti importanti per gli abitanti di Nedarra, al punto che la sua eliminazione può alterare gli equilibri di potere nel regno e di conseguenza la sua espansione. In questo romanzo fantasy dedicato ai più giovani, Katherine Applegate punta il dito contro la specie umana, promotrice di sterminio, avvezza alla menzogna e all’intrigo, smaniosa di potere e pronta a tradire chiunque. Ma gli uomini sono tutti così? Forse no. È nella figura della quattordicenne Kharassande, coraggiosa e leale, che si può incanalare la speranza. Adolescente indomita, pronta ad aiutare una dairne altrettanto giovane, entrambe unite dal dolore di una famiglia perduta, sole in un mondo spietato. Altre creature calcano la scena e si schierano con Byx, creature insospettabili che dimostrano come le scelte e il valore di un singolo individuo possano smentire i pregiudizi. Un libro che affronta temi delicati in un contesto magico e avventuroso, a tratti cupo (la morte e il senso di perdita fanno parte della vita dei protagonisti), ma proiettato verso un comune obiettivo, che sprona a non cedere alla paura e alla diffidenza. La Applegate regala ai suoi lettori il primo volume di una trilogia ricca di spunti e idee originali, creature inconsuete e naturalmente gli immancabili malvagi da sconfiggere, primo tra tutti il terribile Murdano, che semina morte e distruzione con i suoi sgherri. Vincitrice della Newbery Medal, conferita annualmente al miglior autore di libri per ragazzi, la Applegate ha dichiarato di considerarsi una scrittrice fin dalle elementari, quando ha scritto il suo primo racconto e di ritenere questo il lavoro più bello del mondo (anche suo marito è uno scrittore). Tra le sue opere più amate anche dai fan italiani ci sono L’unico e insuperabile Ivan e la serie sci-fi Animorphs. Le avventure di Byx sono accompagnate dalle illustrazioni di Max Kostenko.