
1919. A bordo del piroscafo Zeppelin si trova Il capitano Harry S. Truman del 129° reggimento artiglieria campale, ma a bordo c’è anche un altro uomo: Leopol Thomas W. Skinner. In comune hanno solo una lettera tra cognome e nome che non indica nulla, nessun nome, se non una semplice iniziale e probabilmente una bizzarria genitoriale: Truman la S, Skinner la W, ed è per questo che Skinner è chiamato da tutti Double. I due non lo immaginano nemmeno ma uno di loro, Truman, diventerà il 33° Presidente degli stati uniti e Skinner, ora ferito e accudito con generosità e calore umano da Truman, invece racconterà a quello che diventerà un suo caro amico, la sua lunga vita, rocambolesca e complicata, ma non solo, metterà tra le mani dell’amico un segreto ben custodito dal tempo. Un segreto potente che può portare Truman alla corruzione, e che forse può addirittura mettere in pericolo la sua stessa vita..
1953. Nave Williamsburg: è la fine del mandato per presidente Truman. Ora si trova nel luogo che forse ama di più al mondo, la nave che è stata definita come “Casa Bianca galleggiante”: sì, perché il presidente ha un legame stretto con il mare e non ama per niente la sua residenza “ufficiale”, tutto ciò che conta e che è contato è passato da qui. Ora sa che anche ciò che possiede di più prezioso deve rimanere per sempre sulla Williamsburg, il mondo non è pronto a ricevere un tale dono. E’ deciso: una cartellina viene chiusa nella stanza segreta della nave, sulla cartellina c’è scritto solo Double...
Italia, 2008. Oswald Breil non ha avuto certamente una vita monotona e ora il fatto di convivere con la sua bella e amata Sara Terracini non gli dà la felicità e la tranquillità che sperava - o meglio il problema è forse dovuto alla troppa tranquillità dettata dalla routine. Qualcosa deve cambiare, e poi è un brutto periodo: il suo padre adottivo è morto e ora si appresta ad assistere all’apertura del testamento con la madre. Ma se le sorprese non finiscono mai e per Breil ecco aprirsi un nuovo capitolo della sua vita, inatteso: il testamento del patrigno porta a Oswald una vera e propria fortuna sapientemente occultata nel tempo. Breil non ha mai avuto una casa sua e non ha mai avuto il tempo nemmeno per pensarci ma ora, camminando sul molo ha scoperto la Williamsburg, e ne rimane incantato; sente per la prima volta che quella potrebbe essere la sua casa. Eppure c’è qualcosa di oscuro che sembra aleggiare sopra la Williamsburg, perché Breil non è il solo ad essere interessato al famoso yacht, per altri motivi qualcuno vuole impossessarsi di quella nave e per farlo utilizzerà tutti i mezzi a sua disposizione perché con la Williamsburg Breil ha acquistato compreso nel prezzo un pericolo mortale, e un nemico spietato...
E scusate se è poco! Tutto ciò che leggerete tra le pagine di questo romanzo, signore e signori, è frutto di accurate ricostruzioni storiche perché qui si spazia con maestria tra le epoche, i personaggi e gli eventi costruendo un affresco complesso e coloratissimo, una tavolozza con la quale l’autore dà sfogo alla sua arte, grazie a una scrittura fluida e coinvolgente. Marco Buticchi ci porta direttamente a bordo della Williamsburg, che fu realmente la nave amata da Truman, la "Casa Bianca galleggiante" sul cui ponte passarono personaggi come Winston Churchill, l'allora presidente del Messico Miguel Aleman e Sir Ralph Leatham, governatore di Bermuda. Truman la utilizzò per le sue visite di Stato a Cuba, Portorico e alle Isole Vergini, e molte decisioni furono prese su questo yacht. Inoltre qui poteva passare ore di relax immerso in due delle sue più grandi passioni; suonare il piano e pescare. Il fascino della Williamsburg evidentemente colpisce ancora perché questo libro nasce proprio da una folgorazione avuta dall’autore nello scoprire l’antico yacht presidenziale ormeggiato nel porto di La Spezia. E poi c’è anche il misterioso attentato del primo novembre 1950 nel quale Harry Truman rimase miracolosamente illeso e in cui s’inserisce la fantasia di Buticchi. Ma come se non bastasse Buticchi riesce a far soffiare sulle tavole della Williamsburg addirittura il vento del deserto, e una delle sue più antiche e famose leggende, quella di uno dei sepolcri più ricchi e mai ritrovati dell’intera storia dell’uomo: la tomba di Gengis Khan. Il Buticchi Commendatore della Repubblica per aver contribuito alla diffusione della lingua e della letteratura italiana all’estero e unico italiano presente nella storica e gloriosa collana "I maestri dell’avventura" di Longanesi - non so se mi spiego - vi incolla alle sue pagine con qualità espressive uniche, e senza le infiocchettature e le esagerazioni che spesso funestano la narrativa di genere. Leggendo Il respiro del deserto gli unici gesti che vi concederete una volta iniziato il libro saranno due, uno a breve termine e uno a lungo termine. Quello a breve termine sarà quello di divorare le pagine a velocità supersonica per vedere come va a finire la storia, e quello a lungo termine sarà di paragonare Wilbur Smith, Patrick O'Brian e Clive Cussler al nostro Buticchi. Questo libro è consigliato a chi ama respirare la storia e chi avrebbe voluto saltarci dentro per vivere ore di pura avventura. Le vivrà, assolutamente garantito.
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