
Febbraio 2011. Priscilla Amorim è una giovane giornalista del quotidiano brasiliano “A Tarde” e si occupa della sezione dedicata alla moda. Viene da un villaggio dell’Amazzonia e ha deciso di lasciarsi la sua famiglia d’origine alle spalle per cercare una nuova vita a Salvador de Bahia. Si sente inquieta però perché per lei giornalismo significa, in primo luogo, opposizione al potere e, scrivendo di nuove tendenze e modelli di bikini, di sicuro non si è in grado di fare sentire la propria voce su argomenti scottanti. La sua grande occasione le si presenta quando entra in contatto con il reporter italiano Stefano Camerini, giunto in Brasile da Trento per indagare sul conto di Gian Pietro Baracchi. Baracchi è il proprietario dell’agenzia di modelle BarModa e si muove agilmente tra l’Italia e il Brasile a caccia di nuovi volti anche se Camerini ha fondati sospetti che in realtà ci sia dietro un giro di escort e vorrebbe quindi inchiodarlo. Intanto nel Paese fervono i preparativi per il prossimo Campionato mondiale di calcio del 2014. La corruzione per gli appalti e i lavori è ai massimi livelli e l’avvocato Renato Marconi, fedele tuttofare del padrone della Federcalcio brasiliana Pineira, si districa tra i mafiosi della famiglia Magellano e gli emiri del Qatar che ospiteranno il mondiale successivo, distribuendo mazzette e organizzando ricatti...
Maurilio Barozzi è uno scrittore e blogger che ha collaborato con riviste come “Limes”, “Diario”, “Altrafinanza” e “Panorama Travel”, tra le altre. Ha esordito in narrativa con Giunti nel 2003 con il romanzo Spagna. È un profondo conoscitore del Brasile, avendo gestito dal 2004 al 2010 un chiosco-bar sulla spiaggia di Salvador de Bahia e seguito i Mondiali di calcio del 2014 per il quotidiano “l’Adige”, esperienza poi raccontata nel romanzo Maracanà. Il samba di Priscilla mette in luce le contraddizioni del Paese sudamericano, dove la luce e l’allegria possono lasciare posto in un lampo al malaffare e all’oscurità. Il contesto è quello della vigilia dei Mondiali del 2014 e tutto è ricostruito con grande dovizia di particolari, con i nomi dei personaggi celebri modificati ma chiaramente riconoscibili come, ad esempio, il capo della Federcalcio Texeira diventato Pineira o il mitologico dirigente FIFA Havelange modificato in Tersilange. Grazie alla storia della giornalista Priscilla, dei reporter italiani Stefano e Tony e dell’avvocato Marconi possiamo avere un affresco preciso e puntuale di un Paese che è flagellato dalla corruzione ma che tenta di resistere e lotta strenuamente per farlo.