
Barcellona 1888. Pioggia e vento. Una cassa di rovere, a riva, cullata dalle onde. Aggrappata alle corde della cassa, una creatura: il corpo bianco martoriato da numerose ferite. Non sarà l’unico corpo ad essere ritrovato nelle medesime condizioni. Tutte giovani donne. A ventiquattro giorni dall’Esposizione Universale Daniel Amat è soddisfatto per il suo successo. Il titolo di professore gli si addice proprio. Una cattedra di lingue antiche (a dispetto della fama paterna di medico) ad Oxford da studente favorito del rettore. Arrivato da Barcellona sette anni prima senza bagagli, dopo anni di studio, le sue fatiche sono ricompensate. Ma tutto sembra svanire a causa di un telegramma. Il passato riappare a tormentarlo e dopo il funerale del padre torna per Daniel anche quell’antica inquietudine. Perché Daniel è fuggito da Barcellona sette anni prima, subito dopo il terribile incendio nel quale suo fratello perse la vita? Cosa nasconde quella fuga? Per Fleixa sono solo delle piste per ritrovare smalto nella sua professione di giornalista del quotidiano più venduto di Barcellona. Sempre in affanno per i ritardi sul lavoro e nei pagamenti. Ma con un intuito infallibile. Sarà proprio l’intuito di Fleixa e il bisogno di Amat di riappacificarsi col passato che daranno seguito al sospetto che il padre sia stato assassinato. La ricerca li porterà molto lontano nel tempo, fino all’incontro con gli scritti segreti di Vesalio, il primo anatomista della storia…