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Il segreto di Leila

Il segreto di Leila
Il dottor Kooshyar Karimi è un sopravvissuto. Nato sul sedile posteriore di un’auto della polizia, è scampato ad un incendio, è stato sin da subito mal voluto dalla sua famiglia. Oggi è un medico, è sposato con Azita, hanno una figlia piccola. Da giovane Kooshyar sognava di unirsi ad un movimento clandestino per la libertà, di scrivere un libro proibito sui diritti umani. Sua moglie oggi si vanta con le amiche di essere sposata ad un medico che è anche un autore conosciuto ed un bravissimo traduttore. Lei è conservatrice e si augura che suo marito prima o poi si allinei con l’Iran più conservatore, sogna una casa più grande. Lui sogna invece un Paese più libero, dove le donne possano avere diritti come gli uomini, dove la lapidazione possa scomparire insieme alle tante atrocità perpetuate dal suo popolo. Leila ha ventidue anni, ha vissuto per tutta la vita reclusa in casa ad accudire, secondo i dettami della famiglia, i genitori e i fratelli. Ammira Zia Sediqua che le ha trasmesso la passione per i libri e sua sorella Samira più grande di lei che costruisce bambole e che condivide il suo stesso destino. Il poco tempo che trascorrono fuori dalle mura domestiche lo passano tra la biblioteca e un ospedale pediatrico. Poi Samira incontra un uomo e tutto cambia…

Nella piccola cittadina persiana di Quchan si incrociano le vite del dottor Karimi e della giovane Leila, uniti dalla comune passione per la lettura, condividono la stessa fame di cambiamento per un paese dove i sogni faticano a crescere e dove la repressione è sempre dietro l’angolo. La clandestinità con cui hanno coltivato le loro convinzioni è proceduta parallelamente e adesso Leila ha bisogno di lui ed è impossibile scindere il loro legame. Dopo molti anni dai fatti realmente accaduti narrati in questo libro, il dottor Karimi ha deciso di raccontarli. Alla fine degli anni Novanta il medico iraniano è stato arrestato e torturato dai servizi segreti, fuggito in Turchia è stato poi accolto come rifugiato politico in Australia. Quando ha deciso di raccontare questa storia ha avuto cura di cambiare nomi e alcune circostanze in modo da proteggere l’anonimato dei protagonisti coinvolti. Questo libro vuole puntare i riflettori su un Paese in cui purtroppo esiste ancora la pena capitale contro le donne che hanno rapporti sessuali prima del matrimonio, un Paese primo in classifica al mondo per la quantità di giornalisti rinchiusi nelle proprie carceri, un Paese che fa condannare a morte anche i minorenni, che fa lapidare le donne per adulterio e impiccare gli uomini per omosessualità.