
Il dottor Kooshyar Karimi è un sopravvissuto. Nato sul sedile posteriore di un’auto della polizia, è scampato ad un incendio, è stato sin da subito mal voluto dalla sua famiglia. Oggi è un medico, è sposato con Azita, hanno una figlia piccola. Da giovane Kooshyar sognava di unirsi ad un movimento clandestino per la libertà, di scrivere un libro proibito sui diritti umani. Sua moglie oggi si vanta con le amiche di essere sposata ad un medico che è anche un autore conosciuto ed un bravissimo traduttore. Lei è conservatrice e si augura che suo marito prima o poi si allinei con l’Iran più conservatore, sogna una casa più grande. Lui sogna invece un Paese più libero, dove le donne possano avere diritti come gli uomini, dove la lapidazione possa scomparire insieme alle tante atrocità perpetuate dal suo popolo. Leila ha ventidue anni, ha vissuto per tutta la vita reclusa in casa ad accudire, secondo i dettami della famiglia, i genitori e i fratelli. Ammira Zia Sediqua che le ha trasmesso la passione per i libri e sua sorella Samira più grande di lei che costruisce bambole e che condivide il suo stesso destino. Il poco tempo che trascorrono fuori dalle mura domestiche lo passano tra la biblioteca e un ospedale pediatrico. Poi Samira incontra un uomo e tutto cambia…