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Il tempo della verità

Il tempo della verità

Panama City, Florida, gennaio 2020. Will Piper è sulla sua barca, la “Will Power”. Ma dire che si stia godendo il momento non sarebbe corretto. Una tempesta, infatti, lo sta sballottando qua e là nella cabina e lui non può fare altro che aspettare che passi, sperare che lo faccia al più presto e, possibilmente, senza fare troppi danni. Per fortuna, sua moglie Nancy, pezzo groppo dell’FBI, e suo figlio Phillip non sono con lui in questo suo buen retiro marittimo. Will, comunque, è certo che la tempesta arriverà, seppure con un giorno di ritardo, anche da loro in Virginia, trasformandosi in una bufera di neve. Sarà una bella scocciatura per Nancy trovare qualcuno che badi a Phillip mentre lei va al lavoro. Will, infatti, sa che non sarà prevista nessuna chiusura per neve all’FBI. Il rombo del tuono per poco non gli fa mancare una telefonata. È stato così assordante da coprire la suoneria! Dall’altro capo del telefono riconosce Cam MacDonald, un collega con cui aveva collaborato durante un impiego presso l’FBI di Indianapolis. È un pezzo che non si sentono, ma Will ricorda che ai tempi avevano fatto parecchio casino insieme. Cam gli domanda se ha sentito le ultime notizie: il rapimento del figlio del senatore John Killian a Palm Beach di due giorni prima è decisamente su tutti i notiziari, impossibile essersela persa. E, proprio per questo, Cam è nella merda fino al collo. Fino al giorno del rapimento, infatti, lavorava come guardia del corpo e autista del senatore Killian, ma un attimo dopo è stato fatto fuori alla velocità della luce. Il senatore è stato messo sotto sorveglianza ventiquattr’ore su ventiquattro e Cam, invece, è stato iscritto nella lista dei sospettati. Ha bisogno di un penalista, possibilmente uno bravo, e forse Will può dargli una mano per tirarsi fuori dai guai...

Il tempo della verità è un racconto che l’autore bestseller statunitense Glenn Cooper ha scritto come ideale conclusione di quella che era nata come una trilogia e che annovera i thriller – casi editoriali – La biblioteca dei morti, Il libro delle anime e I custodi della biblioteca, tutti editi da Nord. Il suo essere ambientato nel 2020, comunque, rende questo quarto capitolo antecedente ai fatti narrati nel terzo volume della saga, dal momento che si svolgono nel 2026 a soli pochi mesi da quel fatidico 9 febbraio 2027 che segnerebbe la “finis dierum”. Chi credeva che Will Piper fosse stato relegato alla panchina dal suo autore sbagliava di grosso: protagonista indiscusso dell’intera saga, scende nuovamente in campo per questo quarto capitolo in cui si trova ad affrontare la sua ultima (questa volta, forse, per davvero) avventura ambientata in un futuro che ormai, per il lettore odierno, risulta quasi ironicamente già passato. La trama è in perfetto stile cooperiano poiché presenta i consueti elementi esoterici e polizieschi, così tipici dell’autore, sapientemente mescolati tra loro. Non mancano, poi, numerosi colpi di scena, elementi di suspense, enigmi sparsi qua e là, e misteri a non finire. E Will Piper, nonostante la sua attuale condizione di agente pensionato dell’FBI, di certo non si risparmia e si dimostra ancora una volta perfettamente in grado di tenere il lettore incollato alle pagine. Lo stile coinvolgente e brillante di Cooper è ormai arcinoto: le impeccabili descrizioni delle diverse ambientazioni di questo thriller denotano la perfetta conoscenza dei fatti storici e dei luoghi geografici da parte di un autore che, come sempre, riesce abilmente a intrecciare elementi reali alla trama narrativa di un romanzo che, nonostante la sua brevità, non ha nulla da invidiare ai suoi “fratelli maggiori”.