
Reykjavík, 11 -12 ottobre 1986. Si svolge il summit tra il segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica, Michail Gorbačëv, e il Presidente degli Stati Uniti d’America Ronald Reagan per la riduzione delle testate nucleari. L’orario del volo che Reagan deve prendere per raggiungere l’Islanda è indicato da Joan Ceciel Quigley, astrologa. Tutte le decisioni, sia in campo privato che politico, sono state prese da Ronald e dalla moglie Nancy sulla base di oroscopi redatti dalla signora Quigley e dal collega Carroll Righter, conosciuto anche come l’astrologo delle stelle. A Carroll ricorrevano anche, tra molti altri, Marlene Dietrich, Cary Grant, la principessa di Monaco, Sandro Pertini, Fabrizio De André. Nell’astrologia hanno avuto e hanno fiducia illustri personaggi e persone comuni. ”Secondo i dati della Commissione Europea del 2005, il 41% dei cittadini europei considera l’astrologia una disciplina scientifica e il 13% ritiene che anche gli oroscopi abbiano una base scientifica. Secondo un’indagine della Doxa del 1998, emerge che circa il 30% degli italiani afferma di credere nell’astrologia, mentre circa il 40% dichiara di credere che gli astri influenzino il carattere delle persone”. Anche Leopardi ha sentito la necessità di dedicare un capitolo all’astrologia nel suo Saggio sopra gli errori popolari degli antichi (1815). Le origini dell’astrologia e dell’astronomia si confondono, in epoca passata osservare il cielo era una necessità costante, era fondamentale conoscere le fasi lunari, tutte le civiltà si sono dedicate allo studio dei fenomeni celesti e hanno elaborato una propria teoria, un proprio discorso sulle stelle…
Il tredicesimo segno. Gloria e miseria dell’astrologia di Silvano Fuso è una interessante sintesi storica sull’astrologia e sulle implicazioni sociali di una materia nata come scienza, a cui si dedicavano studiosi preparati e seri, ma che con l’avvento della rivoluzione scientifica seicentesca e con l’epoca dei lumi, perse progressivamente la sua autorevolezza, trasformandosi nel tempo in semplice superstizione, una pseudoscienza che oggi realizza un giro economico di milioni di euro. Allora perché, nonostante le incongruenze teoriche, l’astrologia trova il consenso di quasi undici milioni di italiani? Ci sono prove che dimostrano la reale influenza degli astri? La prima metà del libro è interamente dedicata alla storia dell’astrologia e al percorso che l’ha inesorabilmente separata dalla astrologia. La seconda parte affronta le strategie di persuasione e i tentativi di provare scientificamente le influenze astrologiche. Peccato che per quanto riguardi ”il tredicesimo segno” se ne parli solo in due pagine, non è quindi chiaro il motivo per il quale si sia scelto di usarlo come titolo, quando l’argomento trattato è ben altro. Nel complesso è una lettura piacevole, grazie anche allo stile dell’autore semplice e minimalista, con molti riferimenti e note a margine, illustrazioni, fotografie, e una ricca bibliografia che orienta all’approfondimento.