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Il trono di Cesare - Combatti per il potere

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235 d.C., accampamento di Mogontiacum (Magonza), otto giorni prima delle Idi di marzo: l’imperatore Alessandro Severo è inginocchiato e prega in silenzio, il fuoco brucia sul suo altare e l’aria nella sua tenda è satura d’incenso: “Dèi tutti tenetemi al sicuro nelle vostre mani, fate che arrivi illeso alla fine del giorno”. Gli auspici erano stati cattivi per mesi e continua a ripensare alle parole di quella donna druida: “Va’. Non sperare nella vittoria, non fidarti dei tuoi soldati”. L’imperatore può confidare soltanto su sua madre, Mamea è sempre stata brava a gestire le circostanze critiche e anche questa volta è convinta che le cose per suo figlio si aggiusteranno: “Alessandro, la situazione non è irreversibile, il contadino che le truppe hanno ammantato di porpora non è ancora arrivato […] l’avidità dei militari è insaziabile ma Feliciano offrirà loro denaro e quando sarà di ritorno, i soldati vorranno vedere il loro imperatore, tu uscirai con lui, prometterai loro di marciare alla loro testa contro i barbari che hanno ucciso i loro cari”. Dopo aver ascoltato il discorso di sua madre, Alessandro si guarda intorno e si domanda che fine abbia fatto la servitù, nella tenda c’è solamente Mamea accanto a Graniano e il ghiottone. Qualche minuto dopo, inaspettatamente, si presentano sulla soglia della tenda imperiale tre ufficiali con elmo e corazza. Uno di loro tiene in mano la testa mozzata dell’anziano prefetto Feliciano. Con passo cauto i tre si addentrano nella tenda, estraggono le spade, sembrano un po' disorientati, forse non sono del tutto consapevoli dell’enormità delle azioni che stanno per compiere…

Il trono di Cesare. Combatti per il potere è il primo di cinque episodi della saga scritta dallo storico e scrittore britannico Harry Sidebottom. La dinastia degli imperatori Severi si conclude con l’assassinio a sorpresa di Alessandro e di sua madre, questo inaspettato evento segna l’inizio di un lungo periodo di instabilità politica per l’impero di Roma. Al trono sale Massimino Trace, definito dai senatori “un pastorello della Tracia salito al rango di eques grazie all’esercito e non un civilis princeps”. Le vicende si svolgono in ben quattro luoghi diversi dell’impero. La frontiera settentrionale, dove il nuovo imperatore Massimino e il suo esercito sono alle prese con i barbari e le cospirazioni nei suoi confronti da parte dei senatori. Roma, sede del potere, dove incontriamo il prefetto Pupieno, l’eccentrico Gallicano e la giovane e seducente vedova del senatore Nummio, Giunia Fadilla, promessa in sposa all’irrequieto Vero Massimo, figlio dell’imperatore. Poi l’Africa proconsolare, dove Gordiano il Giovane con i suoi fedeli compagni Valeriano, Sabiniano e Arriano cavalca nel deserto per mettere fine alle razzie del barbaro Nuffuzi, capo dei Cinizi. E infine l’Oriente, dove Gaio Giulio Prisco è impegnato ad affrontare le incursioni persiane del re sassanide Ardashir. Una saga ricca di personaggi, azione, intrighi, tradimenti, battaglie sanguinose e sconvolgenti passioni; un’opera di fantasia ma ispirata a eventi e personaggi realmente esistiti. Da non perdere.