
Roma, Palatino, 238 d.C., il giorno prima delle None di marzo. Menofilo non ha il tempo per pensare alle azioni che ha appena commesso, adesso deve andarsene più velocemente possibile insieme ai suoi uomini e raggiungere il Foro. Svolta a destra e inizia a correre. Più avanti, lungo la facciata, tra le balaustre, le statue e le colonne, giungono frammenti di rumori di movimenti indistinti. Con il respiro sempre più affannato, Menofilo inizia ad arrancare. Sotto l’arco è costretto a fermarsi, si piega in avanti portandosi le mani sulle cosce. Ogni respiro gli causa un dolore al petto ma non è lo sforzo, ha corso solo per un breve tratto, è l’enormità di quanto ha commesso. Guarda i suoi due complici nell’assassinio: sono luridi, puzzolenti di sangue, sono straniti, hanno gli occhi fuori dalle orbite. Giunti all’interno del Foro, Menofilo alza al cielo la spada e grida “Libertas!”. “Libertas!”, gli fanno eco i soldati. Astrologi, indovini e altri rappresentanti di professioni simili siedono o stanno in piedi davanti alla Casa delle Vestali. “Libertas!”, grida loro Menofilo. “Cittadini, la vostra libertà è ripristinata. Qui a Roma abbiamo abbattuto il vostro oppressore. Il prefetto Vitaliano è morto”. Quei malridotti venditori di preveggenza divina lo guardano con timore. Si scambiano occhiate preoccupate. Menofilo grida ancora più forte: “Il tiranno è morto! […] Massimino è stato trucidato. Al di là del Danubio, il suo cadavere giace mutilato e senza sepoltura”…
Il trono di Cesare. Il prezzo del potere è il secondo di 5 episodi della saga scritta dallo storico e scrittore britannico esperto di storia romana Harry Sidebottom. Lo storico ricostruisce con grande accuratezza il turbolento periodo denominato “Anarchia militare o crisi del III secolo” che va dal 235 al 284 dopo Cristo. Non è la prima volta, nella sua lunga storia, che Roma è funestata da guerre civili, ma a differenza dei casi precedenti l’instabilità politica generata dall’ingerenza dei militari nella politica, in concomitanza con le altre grandi difficoltà — invasioni barbariche, epidemie di peste, secessioni di intere province, carestie, tensioni religiose, crisi economiche — porta l’Impero sull’orlo del collasso. Il prezzo del potere ripercorre l’ascesa al trono di Gordiano I, il quale viene proclamato dal senato imperatore nonostante Massimino Trace sia ancora in carica. Ma non solo: attraverso una dettagliata ricostruzione storica, Sidebottom racconta i cambiamenti nelle istituzioni, nella società, nella vita economica, nel modo di pensare e nella religione. Le trasformazioni sociali avvenute in soli cinquant’anni furono così profonde e fondamentali che la “crisi del III secolo” è sempre più considerata dagli storici come un’epoca spartiacque fra il mondo classico e quello della tarda antichità, che già porta in sé i germi del Medioevo.