
Parvana ha appena seppellito suo padre. Inizia quindi il suo viaggio nei campi profughi, alla ricerca di quello che resta della sua famiglia. Hassan è un bambino piccolo, che non sa ancora parlare né camminare. Lo incontra in un villaggio bombardato, completamente da solo. In una grotta invece Parvana incontra Asif. È un ragazzo scontroso, ma le dà una grande mano con il piccolo Hassan. Poi c’è un’altra bambina, Leila. Vive in una piccola casa sporca insieme alla nonna molto anziana. È qui che Parvana e i suoi compagni si fermano. La chiamano “La Verde Vallata”. Acqua e cibo non mancano grazie ai camion carichi di provviste brutalmente fermati dal campo minato. Eppure le bombe si sentono ancora e sono molto vicine a loro. Ed è proprio una bomba che uccide la vecchia nonna e che li costringe a scappare di nuovo…
Il viaggio di Parvana è il secondo capitolo della trilogia Sotto il burqa, ambientata nell’Afghanistan della guerra e raccontata dalla penna di Deborah Ellis. Un feroce conflitto dal punto di vista di una bambina, costretta a vestirsi da uomo per aiutare la sua famiglia, che assiste inerme alla distruzione della sua città, della sua casa e della sua dignità. È proprio Parvana che ci prende per mano e ci accompagna durante il suo viaggio, ci fa scoprire le storie di chi incontra sul suo cammino. Deborah Ellis ci presenta il dolore e lo sfacelo della guerra attraverso un punto di vista incontaminato, ancora colmo nonostante tutto di sentimenti profondi come l’amicizia, la famiglia, la carità. Proprio gli stessi sentimenti che gli adulti sembrano aver smarrito. Li hanno abbandonati quando hanno iniziato a combattere tra loro, in una lotta tra fratelli. Eppure quegli stessi sentimenti continuano a vivere. Nell’ingenuità e nella spensieratezza di una bambina.