
Mrs Venable non può sopportare oltre: dopo un anno è necessario un faccia a faccia con la nipote Catharine Holly, l’ultima ad aver visto il prediletto Sebastian in vita, ma che da mesi continua a farfugliare una fantasiosa ricostruzione della morte dell’amato figlio. Catharine è un pericolo per la reputazione della sua famiglia, getta discredito e fango sul suo buon nome e su quello del figlio defunto, per questo è ricoverata da tempo in un ospedale psichiatrico, perché sia imbottita di medicine e quindi tenuta a bada. Le voci tuttavia circolano anche da lì ed è ora di pensare ad un intervento d’urto, più incisivo. Per questo Mrs Venable è decisa ad affidare Catharine ad un medico, il dott. Sugar, che sta sperimentando cure più invasive come la lobotomia, decisamente più efficaci per curare i disturbi della nipote. Convoca nipoti e dottore nella sua casa, nel suo rigoglioso giardino, perché il dott. Sugar possa dare una prima diagnosi della futura paziente e possa valutare se portarla con sé nel nuovo nosocomio. Assiste anche Mrs Holly con il figlio George, interessati non tanto ad una risoluzione del problema, ma alla ricca eredità che Mrs Venable sarebbe disposta a dare come liquidazione perché quella scabrosa vicenda sia messa a tacere. Quando Catharine comincia il racconto di quella famosa estate di un anno prima a Cabeza de Lobo, l’unica estate che Sebastian ha trascorso senza la compagnia della madre, non tutto sembra frutto delle visioni di una pazza stralunata. E la verità, nella sua scomodità, potrebbe venire a galla…
È quanto meno singolare che un testo teatrale di un autore universalmente noto come Tennessee Williams, pseudonimo di Thomas Lanier Williams, uscito nel 1958 (Suddenly Last Summer) e reso famoso l’anno successivo da una trasposizione cinematografica che annovera nel cast Elizabeth Taylor, Katharine Hepburn e Montgomery Clift, sia approdato negli scaffali delle librerie italiane soltanto nel 2021 e per i tipi di una casa editrice tanto minore, quanto di buon gusto e prospettiva (Scalpendi di Milano, nata solo nel 1996, ma con un catalogo molto particolare e incoraggiante). Certamente gioca a favore di questa censura implicita la pruderie di una certa critica che vede nelle tematiche del testo - complesso edipico, omosessualità e cannibalismo (!) - argomenti scomodi da proporre al pubblico. Tennessee Williams non ha mai fatto mistero delle sue inclinazioni sessuali che trovano dimora in testi sempre molto complessi quanto espliciti e per questo oggetto di censura (negli Stati Uniti vigeva il Codice Hays) come il celeberrimo La gatta sul tetto che scotta, con la stessa naturalezza con cui imbastisce la trama all’interno di ambientazioni sudiste, legate alla cultura e vita del profondo Mississippi, perfino a volte asfittiche come nel caso del giardino tropicale di casa Vanable, di Improvvisamente l’estate scorsa. La morbosità del rapporto con la madre iperprotettiva che è incarnata dal giardino soffocante, nonché la trasposizione in chiave omosessuale moderna della donna dello schermo (Catharine) fanno di questa breve pièce teatrale non un capolavoro, ma sicuramente un testo intrigante di non facile ed immediata lettura, viste anche le numerose concessioni alle visioni oniriche ed al simbolismo. In fondo si tratta della trasposizione teatrale delle riflessioni di un uomo sulle sue origini e sul suo essere.