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Intervista ad Alfredo Castelli

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A Lucca Comics & Games 2019 Alfredo Castelli si concede al suo pubblico per parlare delle ultime novità in casa Bonelli da lui curate, a iniziare dalla singolare serie dei Bonelli Kids. Una lunga chiacchierata a cui hanno partecipato anche i disegnatori Alex Dante e Rodolfo Torti, che non si è conclusa con la conferenza di rito. Infatti il papà di Martin Mystère, storico personaggio del fumetto italiano, mi ha concesso un’intervista durante la quale ha approfondito quanto era già emerso nel suo intervento pubblico.




I Bonelli Kids sono un progetto che porta anche la tua firma, cosa ne pensi?
È lo strumento ideale per formare nuovi lettori. Se vogliamo che le nostre serie abbiano un futuro, è indispensabile puntare sui giovanissimi, perché i bambini di oggi saranno i lettori adulti di domani. È la propedeutica del fumetto. Ma per attirare la loro attenzione serve un prodotto adeguato: i Bonelli Kids per l’appunto, un magazine dove i nostri personaggi assumono le dimensioni e l’aspetto dei bambini e si comportano con spontaneità come loro. Insomma, Martin, Zagor e tutti gli altri in versione ridotta, ma al di là del loro carattere ludico i Bonelli Kids credo possano attrarre anche l’attenzione degli adulti. Che la serie avesse l’aspetto di una rivista era la soluzione più logica per offrire un’ampia gamma di storie entusiasmanti e giochi divertenti, ho voluto questo formato fin dall’inizio.

Passiamo alla nuova serie da edicola a colori di Martin Mystère, il tuo personaggio storico. Quali sono le caratteristiche di questo prodotto?
Abbiamo ridotto i dialoghi e reso più dinamici i disegni, credo che questa sia la caratteristica fondamentale della serie. Alcune storie, infatti, sono remake di vecchie avventure rese più moderne e quindi adattate ai criteri attuali del fumetto, collegate da un’esile trama. A livello della periodicità vogliamo che le Nuove avventure a colori di Martin Mystere – di cui è in edicola il numero due della seconda serie - vadano avanti alcuni mesi e poi ci sia un’interruzione, per riprendere dopo un po’ di tempo: è la periodicità delle serie televisive, a cui il pubblico è abituato. Nel linguaggio come sempre desidero che si evitino volgarità e si limitino gli inglesismi, a mio avviso troppo diffusi nel parlare quotidiano.

In cosa consiste il volume Apocalisse, presentato in anteprima a Lucca Comics & Games 2019?
Io ho curato il testo, mentre i disegni sono opera di Corrado Roi, che devo dire ha saputo interpretare alla perfezione lo spirito con cui avevo concepito il volume. L’opera uscirà in due edizioni: per la Bonelli, naturalmente, e per la Feltrinelli, un’ottima formula di distribuzione. Tendo a sottolineare che malgrado mi sia documentato moltissimo sul tema, non ho riproposto in modo assolutamente fedele l’Apocalisse biblica, per conoscere a fondo l’opera è indispensabile leggere l’originale. Oltre alla mia versione a fumetti ne esistono altre due, un manga e una pubblicazione americana.

Nel volume, però, sono stati riproposti vari aspetti fondamentali dell’opera, come i personaggi e la numerologia della cultura ebraica…
Certo, come ho già detto ho studiato a fondo il tema. I numeri citati anche nella versione originale hanno mantenuto un valore strettamente simbolico, mentre tra i personaggi ricordo la donna di luce che partorisce, possibile interpretazione della Madonna, e la bestia venuta dal mare che identifica l’Anticristo. Compaiono spesso angeli assassini e l’immagine che si trasmette di Dio è di una divinità severa, niente affatto misericordioso; insomma, è il Dio dell’Antico Testamento. Gesù appare con il petto squartato e Roi in questo caso è stato veramente un maestro a reinterpretare la dura immagine con la sua matita, come è stato bravo a fare una propria versione di molti mostri già citati nell’originale.

Ad oggi qual è la condizione in fatto di vendite del fumetto italiano?
Il nostro fumetto non se la passa bene, sono momenti difficili e non è facile portare avanti serie come le testate Bonelli, che per ripagare i costi di produzione devono avere vendite consistenti. A volte su Internet trovo notizie allarmistiche, come l’imminente chiusura di alcune testate storiche che poi, puntualmente, si rivelano delle fake news. Per Martin Mystère siamo già trepidanti in vista del festeggiamento dei quarant’anni del personaggio che avverrà nel 2022, quindi l’idea di sospendere la serie non ci sfiora nemmeno la mente.

Quali potrebbero essere le strategie adatte per incrementare le vendite?
Come ho già detto, è fondamentale la propedeutica del fumetto, per allevare nuovi lettori tra i giovanissimi con prodotti adatti al loro target di età, per il resto credo ci si debba ridimensionare principalmente nella distribuzione. Non so bene come, ma ogni anno che sono invitato a Lucca Comics spero di sentir dire che è stato ideato un nuovo canale di distribuzione della carta stampata, per me sarebbe una notizia meravigliosa.

I FUMETTI DI ALFREDO CASTELLI