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Intervista agli ideatori del progetto Rikrea

Articolo di
Guido Lanci e Matteo Carbonoli di Rikrea - Design Sostenibile ci spiegano in cosa consiste il loro progetto di “stampa sostenibile”, adesso in corsa per il premio “Che Fare”, riconoscimento lanciato dalla rivista “Doppiozero”, che mette in palio centomila euro per la migliore iniziativa in termini di sostenibilità economica, coesione sociale e cultura.



Come nasce l’idea del progetto di Rikrea e per quali motivi?

Abbiamo iniziato a studiare un sistema di rilegatura a partire dai fogli A4, quelli presenti ovunque ci sia un PC con la stampante. E abbiamo anche lavorato all'idea che la rilegatura potesse essere una attività semplificabile fino a permetterla ad un bambino e che potesse essere liberata da macchinari per permetterne una diffusione maggiore. Poi ci siamo resi conto che questa idea, divenuta nel frattempo un brevetto, poteva avere una applicazione proprio collegata al web ed al PC. La quantità enorme di testi digitali destinati ad un uso su PC o su reader potevano anche essere riportati su supporto cartaceo generando libri veri senza i minimi di stampa l'invenduto ed il terribile reso che alimenta i maceri. Anche i libri esauriti diverranno reperibili.

Immaginate di presentare il progetto a una platea che non ne sa nulla, vuole saperne di più ma richiede una spiegazione semplice. Quali sono gli obiettivi del progetto?
Gli obiettivi sono divisi in due differenti filoni coerenti: la proposta alle piccole librerie indipendenti del sistema per "fare" i libri ed il supporto a tutte le realtà internazionali che vogliano usare il sistema per raggiungere con libri utili alla formazione ed alla cultura in genere ogni angolo di mondo in cui, oggi, ci sarebbero problemi logistici o di censura.
 
In che modo potranno aderirvi i librai?
Siamo nella fase più delicata. Se raggiungeremo l'obiettivo del "Premio che-fare" avremo il budget per rendere operativo tutto il progetto ed essere in grado di fornire tutto l'occorrente a qualunque libreria indipendente. Per questo chiediamo di votare il progetto n°16 del premio. Per essere indipendenti economicamente e poter agire nei criteri di creative common almeno per tutti i testi che non hanno diritti e sono moltissimi. In alternativa chiediamo ai librai indipendenti di promuovere non solo il voto del nostro progetto ma anche il microfinanziamento in crowfunding possibile nella stessa pagina.

Secondo voi, come verrà recepito il progetto dai librai?
Un progetto con questo potenziale può essere recepito con facilità da chi è già sensibile alle tematiche ambientali e della sostenibilità. Noi vogliamo costruire un equilibrio tra il potenziale digitale ed il piacere analogico dato dalla carta che, inoltre, non lascerà sul campo milioni di apparecchi elettronici per la lettura via via che diverranno obsoleti. I rifiuti elettronici sono già oggi una piaga. Abbiamo fiducia nella cultura dei librai che sanno cosa vuole dire veicolare cultura e poterlo fare senza i lacci della logistica attuale. Li potremo sostenere nel loro ruolo di orientatori, di nuovo guide nella giungla della produzione letteraria. Sono ancora gli unici a poterci supportare nei nostri viaggi di lettori. Le grandi librerie e le grandi case editrici sono più interesate alla quantità del consumo che alla qualità.
 
Credete che sia possibile promuovere il sistema anche fuori dall'Italia?

Sì. Il nostro sistema di rilegatura è possibile con pochi accorgimenti anche in appropriate technology. Significa che sarebbe realizzabile ovunque anche con materiali poveri, naturali, o di recupero. La rete fa il resto. Potremmo supportare progetti culturali ovunque ce ne fosse il desiderio.


I link
Per votare: che-fare.com
Per informazioni: rikrea.it
Pagina Facebook: rikrea design sostenibile