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Intervista a Cristiana Longhi e Maria Rosa Campanale

Cristiana Longhi e Maria Rosa Campanale
Articolo di

Bionda e slanciata, aggressiva e dominante l'una - mora e minuta, un mix di candore e perversione l'altra. Maria Rosa e Cristiana sono due imprenditrici romane prestate alla letteratura, ma soprattutto due splendide donne disinibite e amanti della vita. Il vostro povero inviato quindi - tra una scollatura e un tatuaggio, un'allusione e un sorriso malizioso - stavolta ha davvero rischiato di perdere la testa. Anche letteralmente, fa notare mia moglie!

La letteratura erotica al femminile rappresenta uno tra i più importanti fenomeni editoriali degli ultimi anni. Cos'ha di tanto speciale per attrarre così tanti lettori?

Maria Rosa: Sono state poche, fino ad oggi, le donne scrittrici che si sono cimentate in questo campo. I libri erotici erano rivolti prevalentemente ad un pubblico maschile ed era la sfera sessuale dell’uomo che si esplorava. Con l’aumentare delle autrici e la maggior libertà sessuale c’è stato un cambiamento, l’attenzione è rivolta oggi alla sessualità femminile. Questo è ciò che rende “speciale” la letteratura erotica dei nostri giorni; cioè ora è l’immaginario femminile che viene descritto: le donne rivelano le proprie necessità, le loro voglie più nascoste, parlano liberamente del loro piacere, si confrontano e danno agli uomini la possibilità di comprendere meglio i loro desideri. Inoltre questa società ci pressa con ritmi frenetici, abbiamo bisogno di “ staccare la spina”, di evadere dalla realtà, e un libro erotico ci permette sicuramente di farlo stimolando la mente e creando emozioni fisiche forti, vere. Il nostro libro si svela senza inutili pudori: è la perfetta fusione tra sessualità, sentimento, emozione, gioco, perversione. Talmente visivo da dare al lettore l’illusione di partecipare virtualmente ai racconti.

Cristiana: Mi fa piacere che la letteratura erotica rappresenti il fenomeno editoriale degli ultimi anni, vuol dire: che il nostro libro naviga in un fermento d’interesse:))) Inoltre la letteratura erotica era spenta e assopita da anni, quindi doveva accadere che si risvegliasse e quale tempo migliore del presente, ancora dominato da letture stereotipate della sessualità? Infatti la civiltà in cui viviamo spesso occulta, dietro icone e apparenze vacue, quello su cui la scrittura erotica femminile indugia e cioè l’approfondimento del lato sensoriale, emotivo e diretto dell’esperienza sessuale. Descritta dalle donne, quest’ultima restituisce spessore alla superficialità dell’immagine dell’erotismo che prolifera nei media e nelle pubblicità e spesso anche nelle mentalità dei loro fruitori.

 

Così a naso, sono più i lettori maschi che amano “sbirciare” voyeuristicamente tra le fantasie delle donne scrittrici o le lettrici che finalmente vedono espresso il loro modo di approcciarsi alla sessualità? E che differenza c’è secondo voi tra l’erotismo maschile e quello femminile?

Maria Rosa: Da un’indagine fatta dalla Borelli Editore è risultato che il 65% dei lettori di libri erotici sono donne, appartenenti ad una classe medio alta. Negli ultimi 5 anni i gusti sono cambiati. Se prima le donne si rispecchiavano in eroine sottomesse, romantiche, in cerca di uomini rudi e forti, oggi si riflettono in protagoniste determinate, spregiudicate e disinibite.Preferiscono il ruolo di dominatrice e cercano un uomo un po’ sottomesso. Anche le ambientazioni sono cambiate. Nell’immaginario femminile c’è l’albergo di lusso, il castello, ma è sempre presente il convento e la prigione. Con Lisa & Cécile speriamo di essere riuscite ad interessare uomini e donne in ugual misura. Tra erotismo maschile e femminile c’è una differenza sostanziale: solitamente per gli uomini l’erotismo è visivo, pratico, per le donne sicuramente più mentale.

Cristiana: A naso, penso siano più le donne ad avvicinarsi alla lettura erotica, sempre più curiose degli uomini, ma credo che l’interesse maschile sia crescente in quanto l’erotismo letterario aggiunge alla loro percezione che privilegia l’aspetto visivo, un ampliamento della sfera sensoriale e può fornire spunti per la comprensione dell’universo e dell’eccitazione femminile, che possono rivelarsi proficui per la buona riuscita delle serate “romantiche”. Un buon orgasmo femminile è fonte anche di gran soddisfazione per un uomo… Le differenze tra l’erotismo maschile e femminile credo che siano le stesse di sempre. L’uomo ha un approccio più immediato all’attuazione, mentre alla donna piace più assaporare il gusto di quel che accadrà. Ben venga lo scambio tra le due distinte visioni dell’erotismo che possono senz’altro arricchire entrambi.

 

Quanto c’è in Lisa e Cécile di Maria Rosa e Cristiana?

Maria Rosa: Flaubert diceva: “Madame Bovary sono io!”, questo perché scrivendo non si può evitare di andare nel personale, anche per un naturale narcisismo che appartiene alla donna ed il gusto del narrare che ci rende volutamente protagoniste. Lisa è una donna all’apparenza forte, ma in realtà fragile interiormente, combattuta fra spiritualità e passionalità, indecisa fra mondo maschile e femminile, e che decide di concedersi ad entrambi con la stessa intensità. Affronta nei racconti esperienze dolorose che la portano ad essere in conflittualità con gli uomini, ma conserva i suoi sogni ed un animo da bambina. Mi rivedo molto in lei, cerco un equilibrio fra spirito e passione, sono una sognatrice e mi piace vivere con intensità. L’unica differenza è che adoro gli uomini!

Cristiana: È per me e per chi avrebbe letto il libro che ho creato Cécile, un personaggio con un suo valore e una sua identificazione specifica. Ho preso spunto da tratti caratteriali ed esperienze personali. Ho regalato a Cécile una parte del mio pensiero, parte dell’indole, gli espedienti per preservare un carattere riservato e diffidente e il lasciar trapelare attraverso il sesso anche la conoscenza di sé, passando per quel dualismo che caratterizza lo spirito femminile, che lei poi ha fatto proprio e animato per mia mano. Cécile è solo un’infinitesimale parte della costruzione femminile e attraversa un passaggio emotivo non privo di sensibilità, attenzione e valore. Tutto ciò da lei è vissuto nell’aspetto ludico e voluttuoso, tralasciando le difficoltà che ne conseguono. Questo approccio alla vita, caratterizzato dal gioco, trasforma le avversità, che smembra e ricompone, rilegge e rielabora, avverte ed interpreta, volgendole a proprio favore. Una lettura della vita come potremmo volere che sia. Cécile è una donna affascinante che sa di esserlo e in qualche maniera approfitta del suo fascino per muoversi con disinvoltura, accattivarsi le attenzioni altrui e soprattutto esaudire i suoi capricci, sicura e forte di questa prerogativa, ma anche sensibile, altruista e malleabile, così come l'ho descritta nel libro: "Sensibile per istinto al desiderio. Racchiusa in un corpo devoto al soddisfacimento, sostenuta da un intelletto più duro, ma sensibile, ricattabile e mansueto… capace solo di mescolare sesso e spirito, un tacito accordo dentro di me." (dal capitolo "Pittore e modella").

 

Allegato al vostro romanzo c’è un DVD : qual è il senso di questa iniziativa?

Maria Rosa: E’ un esperimento, gli audio-libri in altri paesi sono molto venduti, e in particolare erotici. In Italia siamo state le prime con il nostro libro a lanciare questa novità. Ascoltarlo esalterà ancor di più emozioni e sensazioni.

Cristiana: L’audiolibro permette di ascoltare i racconti, mettersi comodi, chiudendo gli occhi e immaginando… mani insinuanti che ti sfiorano… È sicuramente un modo per sollecitare di più i sensi e avvicinare il lettore ad una realtà personale.

 

Vivete entrambe a Roma. Non vi pare che la libera sensualità abbia vita difficile nella nostra città, all’ombra del Vaticano?

Maria Rosa: La cappa del Vaticano e la cultura cattolica interferiscono effettivamente sulla libertà sessuale individuale. In questi ultimi anni c’è stato un ritorno ad un maggior rigore, un ostracismo che comunque ci limita. E’ innegabile dunque che quest’ombra sia presente. Personalmente non la vivo in questo modo: credo in Dio, ma non in molti dogmi della Chiesa, nel libro descrivo il mio rapporto con Dio “puro, caldo, diretto”. Ci ha fornito di anima e corpo, ed è ad entrambi che presto la mia attenzione.

Cristiana: Non più di quanto sia difficile negli altri Paesi. L’interesse censorio del Vaticano non riguarda tanto la libertà sessuale ma quanto di questa può “beneficiare”, per contrasto, per poter diffondere la sua ideologia. Nonostante le ingerenze del clero nella nostra società, il tessuto più popolare ne resta tutto sommato a distanza “di sicurezza” approfittando proprio di quell’ombra che garantisce assoluzioni e indulgenze plenarie anche alla luce del “sole”.

 

Come rispondete a chi vi accusa di fare solo pornografia di bassa lega?

Maria Rosa: Questa accusa non ci è stata mossa, si parla appunto di letteratura erotica. Un libro non toglie la magia, la sensualità, la possibilità di liberare il proprio immaginario, permette di superare i limiti imposti dalla realtà e appaga le fantasie. La pornografia taglia di netto con la sua praticità tutto questo.

Cristiana: Nessuno ci accusa di fare pornografia, la nostra è letteratura. Inoltre credo che le persone abbiano capito la differenza e, in un mondo ricco di opportunità, possono scegliere e trovare quello che cercano. In quanto alla pornografia secondo me è comunque uno stile dell’erotismo. Sono entrambi prodotti culturali e sono quindi sullo stesso piano. La pornografia lascia certamente meno spazio all’immaginazione (mentre il nostro libro è un pout-pourri dell’immaginario erotico), ma può essere rielaborata da chi la fruisce e divenire erotismo. L’eventuale differenza è data dal giudizio morale che se ne può dare.

 

Quali sono gli scrittori ai quali guardate con maggiore attenzione? Avete dei modelli?

Maria Rosa: Leggo molto ma senza modelli precisi, seguo l’umore del momento nella scelta delle mie letture. I miei preferiti del passato D’Annunzio e Baudelaire e nella letteratura erotica Anais Nin. Leggo molti libri d’Arte, biografie di pittori e scultori, una mia passione. L’ultimo libro che ho letto è “ Geni rivali” di Jake Morrisay.

Cristiana: Modelli ai quali ispirarmi non ne ho. Sicuramente alcune letture sono state formative. Mi piace molto Antonin Artaud. Con lui è stato un colpo di fulmine... Le mie letture sono varie, dipende da cosa mi interessa di volta in volta. Leggo romanzi come anche saggi. Mi piace Ammaniti, Allende, Moravia: “La vita interiore” è stato il primo romanzo che ho letto. Freud, Jung (che preferisco a Freud) in “Psicologia e religione”, “Psicologia e alchimia”. Oppure leggo anche libricini sull'oroscopo:)) Gli ultimi libri che ho letto, che mi hanno interessato, sono di Georges Bataille: “Storia dell’occhio” e “L’Abate C”. Sul mio comodino c’è sempre una pila di libri. In questo momento sto leggendo “Le leggi dell’ospitalità” di Pierre Klossowski. Quanto ai libri erotici, nasco con i fumetti di Messalina, Lucrezia, ecc., passando per De Sade, Anaïs Nin... Di Pauline Réage ho letto da adolescente la “Storia di O” e rimasi colpita dal particolare che alla protagonista non era consentito accavallare le gambe, ma le veniva richiesto di lasciarle sempre leggermente aperte per manifestare la sua disponibilità. La mia lettura erotica preferita resta comunque Lisa & Cécile e quello che scriverò!

I libri di Cristiana Longhi

I libri di Maria Rosa Campanale