
Eleonora Fasolino è una giovane autrice romana che con i suoi romanzi autopubblicati si è già ritagliata un certo pubblico di affezionati lettori. Adesso, che finalmente possiamo leggere il suo romanzo pubblicato da una casa editrice, le abbiamo fatto qualche domanda per conoscerla meglio e lei ci ha risposto con disponibilità e gentilezza. Le abbiamo chiesto, in particolare, di raccontare i personaggi del suo sorprendente romanzo, che pure ci sono ben noti.
Nel tuo romanzo La schiava ribelle hai cercato un certo approfondimento psicologico dei personaggi, pur privilegiando soprattutto il romance. Chi sono i tuoi Achille, Patroclo e, naturalmente, Briseide?
Credo di poterli definire dei cercatori; Achille cerca la via per la gloria eterna, Patroclo il modo di proteggere chi ama e il regno che lo ha adottato, Briseide la maniera di restare fedele a sé stessa, concedendosi al tempo stesso di liberare i suoi desideri di donna, che prima della schiavitù le erano stati paradossalmente preclusi. In fondo cercano ciò che non abbiamo mai smesso di cercare nella storia dell’umanità: successo, protezione, amore. Un po’ ci assomigliano.
Talvolta, il variegato mondo dei lettori sa essere molto snob, per usare un eufemismo benevolo. Forse non ne avrai bisogno ma, in caso contrario, cosa risponderesti a chi storcesse il naso davanti al tuo personale retelling dell’Iliade, condito di tanto romanticismo e un po’ di sesso?
Il mio è un romanzo, e come tale che va letto. Vuole offrire una versione – la mia –, che faccia compagnia al lettore e lo porti in quel mondo lontano, a tuffarsi tra i miti e i capricci degli dei. Comprendo ci siano persone troppo affezionate alla letteratura classica per poter concedere a un romanzo contemporaneo di rivisitare personaggi ritenuti “intoccabili”. Rispetto questo sentire, ed è il motivo per cui non vorrei neppure convincerle del contrario; per fortuna esistono i saggi e le pubblicazioni accademiche. Il mio romanzo, in quanto tale, ha l’unico scopo di intrattenere.
Il senso delle citazioni dell’Eneide che introducono ogni capitolo si comprende del tutto alla fine del romanzo, anche se chi conosce il poema omerico e quello di Virgilio magari lo intuisce presto. Vorresti spiegare tu, in breve, il perché di questa scelta?
Virgilio è l’autore dell’opera della letteratura latina che amo di più. Compose l’Eneide per Roma, per offrirle una grande storia in cui esaltare le sue origini e glorificarle. Ho voluto rispettare il filo che unisce Omero e Virgilio. Mi piace il concetto di continuità, il fatto di avere un legame con chi, secoli fa, sedeva ad ascoltare le gesta narrate nell’Iliade e nell’Eneide. Il fatto che siano opere lette appassionatamente ancora oggi fa capire la natura immortale di certe storie.
Qual è il tuo personaggio preferito dell’Iliade? Credo di conoscere la risposta ma te lo chiedo ugualmente: sei del partito di Ettore o di quello di Achille?
Amo entrambi i personaggi, per motivi diversi. Non posso schierarmi in maniera netta, ma la complessità di Achille, in certi casi, me lo fa prediligere.
Cosa legge Eleonora Fasolino? Legge anche romance? Cosa c’è adesso sul tuo comodino?
Eleonora Fasolino è una lettrice onnivora. Mi piace la narrativa romance, altroché! Mi piacciono molto anche quella fantasy e naturalmente quella storica. Attualmente sul comodino c’è l’ultimo romanzo di Bianca Marconero (gli historical romance, specialmente quelli ambientati nell’Ottocento, li definisco scherzosamente il mio “guilty pleasure”, il modo in cui permetto al mio cervello di non correre a tremila come al solito).
Di cosa parlerà il tuo prossimo romanzo?
Ho in programma un altro romanzo mitologico, basato sulla storia di Persefone. Sto anche per terminare la stesura di un contemporary, collegato al mio romanzo d’esordio. Quale dei due uscirà prima non mi è dato saperlo, dipende da come gira alla mia musa... per restare in tema!
Di solito proviamo a dirlo noi quando scriviamo una recensione. Per una volta, invece, lo chiedo all’autrice: chi è il lettore ideale del tuo romanzo? Chi apprezzerebbe di più questa storia?
Domanda tostissima! Risponderò d’istinto: il lettore ideale di questo romanzo è un amante della mitologia che desidera leggere di quei personaggi sui quali il mito non è stato troppo generoso a livello di dettagli; in generale, lo consiglio a un lettore che vive la lettura come un viaggio, senza pregiudizi in valigia.