
Klaus Paolini è uno scrittore schivo, silenzioso e taciturno. Prolifico ghostwriter ed esploratore del lato oscuro della letteratura, torna dopo l’esordio ufficiale come romanziere sulla scena letteraria con un’antologia di racconti per la quale ha chiamato in causa una serie di “donne nere”.
È uscito Succubus: da autore a curatore di un'antologia il passo è stato breve?
Non proprio, ma è stata un'esperienza esaltante. E mi ha fatto conoscere molte brave autrici. Inoltre ho avuto il piacere di lavorare anche come autore con diversi racconti.
Come hai scelto le tue “donne nere”?
Se ti riferisci alle autrici devo dire che sono i loro racconti ad averle scelte. Sono tutti belli e originali. Ed è stato un onore che mi hanno concesso di poter lavorare con loro: sono Anna Marani, Chiara Panzuti, Elena Bertani, Elisabetta Tadiello, Linda Montebugnoli, Michela Benedetti, Mirna Monti e Valeria Bellenda. Mi piacerebbe commentare ognuno dei loro racconti, ma non voglio rubare il gusto della scoperta ai lettori. Le mie “donne nere” al contrario sono frutto di pura fantasia e di un'idea che volevo sviluppare da tempo: rendere le donne protagoniste, nel bene e nel male.
In un momento tanto cupo come è stato accolto il libro?
È stato accolto molto bene, e non ne sono stupito: le autrici che hanno partecipato sono molto brave e hanno un grosso seguito di lettori. Che è la cosa più importante per chi scrive. Naturalmente la crisi economica incide in tutti i campi, la gente deve tagliare sulle spese, ma leggere è uno dei piaceri più puri: ti trasporta in altri mondi, in realtà diverse, ti fa ragionare e vivere vite diverse dalla tua. Leggere è vivere il momento in modo duplice: stare con se stessi e comprendere i pensieri altrui. E il prezzo di un libro viene compensato dalle gioie intime che ci regala: viaggiare nel tempo all'epoca dell'inquisizione per assistere al processo di una strega, seguire le orme di una ragazza un po' brilla che si addentra in luoghi pericolosi, o le indagini di un omicidio strano e misterioso. È il modo perfetto per evadere un po' dalle angustie quotidiane.
Cosa troviamo in questa raccolta, cosa dobbiamo aspettarci?
C'è una parte umoristica, che sono le ricette per il cenone di Valpurga, la notte delle streghe, con vari commenti personali e non. Per quanto riguarda i racconti sono perlopiù gialli e thriller con una punta di terrore. Le protagoniste, sempre donne, spaziano in tutti o quasi i generi letterari. Ma devo precisare: non sempre le azioni malvagie sono compiute da persone malvagie. Ci sono casi in cui la necessità oltrepassa la morale e casi in cui la morale soverchia i principi educativi.
Si dice che le donne non siano poi così crudeli: è vero?
Non direi. La crudeltà fa parte dell'animo umano. Forse le donne riescono a trattenere meglio i pensieri oscuri degli uomini, ma nella storia ci sono impressionanti esempi di crudeltà anche da parte delle donne, ad esempio Lucrezia Borgia con la sua sete di potere o Maria la Sanguinaria. Il più importante motivo per cui però, secondo me, le donne hanno compiuto meno crudeltà degli uomini è che hanno raramente avuto il potere per farlo. Viviamo da almeno cinque, seimila anni in una società patriarcale, dove domina il maschilismo e le donne loro malgrado hanno dovuto adattarsi ad un ruolo secondario in ogni campo, anche se ci sono state delle eccezioni. Per fortuna pare che le cose stiano cambiando. Una società paritaria è un'ideale che tutti dovremmo condividere.
Come e dove trovare il libro?
Si trova sul sito della Edizioni Scudo http://www.innovari.it/scudo.htm nella collana Adventure Stories, ed è disponibile come libro stampato su www.lulu.com o come Ebook e altri formati elettronici su www.amazon.it
Hai intenzione di ripetere questa esperienza?
Sì. Sto scrivendo due romanzi. Parecchio diversi tra loro, che occupano molto del mio tempo, ma l'esperienza mi è piaciuta tanto che sto pensando di curare una nuova antologia. Stavolta con un tema diverso e forse più oscuro, per entrare nei meandri più profondi del pensiero umano.
I libri di Klaus Paolini