Le disavventure della protagonista del tuo romanzo d'esordio Un Robbie Williams tutto per me sono tutte frutto della tua fantasia o no?
Di solito si dice che il primo romanzo sia in parte autobiografico e, mio malgrado, anche in questo caso è stato inevitabile raccontare alcuni avvenimenti tragico-comici che sono realmente avvenuti. Purtroppo non mi è mai capitato di trovare una borsa di Pollini dietro il divano… mannaggia!
È stato facile tratteggiare un ritratto così se vogliamo anche spietato, della tua generazione?
Scrivere questo romanzo è stato davvero divertente, ma non mi sono sentita spietata nei confronti della mia generazione. In fondo è vero che l’apparenza è diventata molto più importante della sostanza, ma alla fine vincono ancora i valori più sani, come l’amicizia e l’amore…
Quanto conta l’ironia per affrontare la vita?
Nel mio caso direi che è fondamentale. E’ inutile prendersela per quello che non si riesce ad ottenere o semplicemente a raggiungere: qualche volta bisogna sapersi prendere in giro! Questo non significa essere stupidi o superficiali, ma la vera serietà passa anche dall’ammissione dei propri limiti senza uscirne frustrati. Una bella risata sui propri guai è forse il modo migliore per affrontarli con più grinta e determinazione.
Cosa ti aspetti da questo libro? C’è già qualcosa di nuovo che bolle in pentola?
Oltre che diventare multimilionaria e avere una casa ai Caraibi? Scherzi a parte, vorrei riuscire a trasmettere il buonumore ed un senso di “leggerezza” a tutte le persone che avranno il coraggio di prendere in mano il mio romanzo. Mi piace solo l’idea di riuscire a far sorridere una persona che nemmeno mi conosce, facendole dimenticare, per qualche frazione di secondo, tutti i pensieri negativi con cui deve costantemente convivere. In realtà qualche idea è già balzata dal cervelletto al mio computer, ma si tratta solo di qualche pagina malmessa che finge di essere l’inizio di una nuova storia. Sembra assurdo che non riesca mai a trovare il tempo per fare quello che più mi piace: donne, non sposatevi!
Pensi che Sara, la protagonista del tuo romanzo, abbia imparato la lezione?
Non credo… mi piace pensare a lei come ad una fonte inesauribile di guai. Sono certa che nemmeno il suo Robbie le impedirà di creare delle situazioni catastrofiche e divertenti!
Sei una lettrice? Se sì cosa ti piace leggere?
Sono una divoratrice di libri. Leggo di tutto, ma diciamo che vado “a periodi”. Qualche anno fa era il “periodo profetico” e mi sono dedicata alla lettura di romanzi su Nostradamus, la Numerologia… mia madre pensava che fossi entrata in qualche strana setta e mi ha portato dal parroco a farmi benedire! L’anno scorso ho attraversato il periodo Harry Potter: mi sono fatta dei lunghissimi after-hours leggendo tutti i libri uno dietro l’altro. Adoro leggere… mi piace tutto! Comunque, nonostante i periodi, sul mio comodino non manca mai un romanzo rosa.
Il posto più strano dove lo hai… letto?
Il mio romanzo l’ho riletto quasi dappertutto. Altri libri rigorosamente a letto... prima di andare a dormire!
E Robbie?
Io me lo sono sposata per davvero…anche se forse a guardarlo bene mio marito assomiglia di più a Vasco Rossi! [elena torre]
I libri di Sabrina Meduri:
Un Robbie Williams tutto per me
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