
L'appuntamento settimanale con la trasmissione televisiva “MasterChef Italia” ha rappresentato una piacevole abitudine per la mia famiglia nella scorsa stagione, l'occasione per riunirsi davanti al piccolo schermo seguendo (finalmente) uno spettacolo gradito a tutti, dagli anziani ai più piccolini. Abbiamo tutti imparato trucchi da chef, sognato di replicare complicate ricette e trepidato per le sorti dei protagonisti del reality (ogni membro della famiglia, come ti sbagli, tifava per un concorrente diverso). Figurarsi quindi se potevo lasciarmi sfuggire l'occasione di intervistare Tiziana, “l'avvocato”, la controversa ma talentuosa vincitrice del reality, che ha da poco pubblicato un bel libro di ricette.
Come è nata l'idea di partecipare a “MasterChef Italia”?
Mia nipote Maria Caterina mi ha segnalato questo nuovo format dicendo che se avessi partecipato avrei vinto di certo. Ho mandato una mail per gioco e poi mi hanno convocato per le selezioni. A quel punto ho fatto qualche seria riflessione in famiglia e con i colleghi e ho deciso di prendermi qualche mese per me stessa, per lanciarmi in questa folle esperienza di mezza età.
C'è stato un momento in cui le tensioni tra gli altri partecipanti e te sembravano averti molto amareggiato: cosa non ha funzionato nelle dinamiche di relazione tra voi aspiranti MasterChef?
Non è semplice ritrovarsi a vivere all'improvviso con gente che non conosci, così eterogenea e con esigenze diverse. Ancora più difficile se poi queste persone sono in concorrenza tra loro per la conquista di un titolo prestigioso e un premio ingente in denaro. Non era certo un terreno fertile per coltivare amicizie oneste e disinteressate, quindi ho deciso di fare il mio percorso in modo individuale, ma sempre nel rispetto degli altri e con la massima educazione. In realtà oggi che la competizione è terminata ho ottimi rapporti con la maggior parte dei concorrenti. Durante la trasmissione una parte del gruppo si era schierato contro di me per distruggermi psicologicamente e televisivamente: questo mi ha fatto soffrire, ma ne sono uscita ancora più forte.
Il rapporto tra te e lo chef Carlo Cracco, uno dei giudici del reality show di Sky, è stata una delle chiavi di volta della seconda edizione di MasterChef Italia: da scintille a energia positiva?
Il rapporto con Chef Cracco è stato più che altro un gioco televisivo simpatico. In realtà non ci conosciamo affatto e non c'è un rapporto poi così speciale tra noi.
Come definiresti la tua cucina e le ricette che presenti nel libro?
La mia è una cucina che rispetta la tradizione ma è al passo con i tempi. Parla di me, delle mie origini, della mia storia, dei miei viaggi e della mia personalità, aperta a tutti gli aspetti della modernità: se potessi scegliere l'epoca nella quale vivere sarebbe il 3000!
Roma, la Tuscia, la Sicilia, l'India, Venezia: ognuno di quelli che definisci i "tuoi" luoghi ha lasciato una traccia nella tua cucina. Quale?
Come spiego nella introduzione del mio libro, Roma è la città dove sono nata e nella quale ho trascorso quasi tutta la mia vita. La amo profondamente. Qui è cresciuta la mia esperienza culinaria. Mi piace molto la cucina romana tradizionale: animelle fegato e altre interiora fanno sicuramente parte della mia storia, così come i primi piatti quali cacio e pepe, la carbonara, l'amatriciana e molti altri, che talvolta mi piace provare a rivisitare in chiave moderna. A poco più di un'ora da Roma e meta di gite domenicali, in un borgo medievale della Tuscia abbiamo una casetta: in quella zona all'incrocio tra Lazio, Umbria e Toscana la cucina è influenzata da ognuna di queste regioni. Lombrichelli, pasta straccia, pizzicotti, zuppe tradizionali come l'acqua cotta e quella coi fagioli: ma anche agnello, maiale, cacciagione - con grandi scorpacciate di cinghiale - e i pesci dei laghi limitrofi, senza dimenticarsi delle erbe selvatiche come mentuccia e fiori di finocchio, ma anche asparagi e funghi, oltre a olio d'oliva e vini, sia bianchi sia rossi, alcuni dei quali di livello davvero notevole. La Sicilia è la terra dei sapori: il mio rapporto con l'isola nasce nei primi anni 2000, quando ho conosciuto mio marito, che ha origini siciliane. A Siracusa sono un'assidua frequentatrice della pescheria dei fratelli Spugnetti: non credo di aver mai acquistato là pesce uscito dal mare da più di qualche ora. E poi frutta, formaggi e affettati dei Nebrodi, olive, pomodori secchi, capperi di Pantelleria: come non innamorarsi di una terra così? Sono stata in India per la prima volta a Natale 2003: mai avrei immaginato che 5 anni dopo mi sarei trasferita lì con mio marito e mia figlia di due anni e mezzo e che ci avrei vissuto per oltre quattro anni. Dal punto di vista gastronomico quando sono tornata in Italia ho portato molto con me: adoro i chutney speziati di mango, i burrosi dal di lenticchie con chapati, le samosa fritte ripiene di patate e piselli o di agnello, il riso biryani con pollo o vegetali, la carne tandoori, i curry di pesce, il formaggio panir e le dosa croccanti di farina di riso. Da allora faccio anche molto più uso di spezie, che possono davvero trasformare un piatto in qualcosa di speciale. Infine Venezia, che ho cominciato a conoscere bene negli ultimi dodici anni perché lì vivevano i genitori di mio marito. Sono tante le specialità, soprattutto nel settore del pesce: sogliole e passarini, branzini, canocchie, cappe sante, cappe lunghe, schie e canestrei. In particolari stagioni poi ci sono le famose moeche, granchi con il guscio molle, che si mangia. I miei piatti preferiti sono la polenta con seppie al nero, il baccalà mantecato, le sarde in saor e il fegato alla veneziana.
Come sta cambiando la tua vita con questa esperienza? Che sensazioni ti dà girare l'Italia a presentare le tue ricette?
La mia vita è stata positivamente stravolta da “MasterChef Italia”, giro l'Italia da mesi per show cooking, serate, presentazioni del libro, interviste, shooting fotografici, trasmissioni tv e radio... tutto nuovo e magnifico per me! Ad agosto prenderò un mese di vacanza nel quale rifletterò su progetti concreti per il futuro... vi farò sapere!
I libri di Tiziana Stefanelli