
C’è un nottambulo che ama guidare macchine sportive. Attualmente possiede una Ferrari Maranello e a volte gli capita di incontrare un altro viaggiatore della notte che guida una Aston Martin DB9. Una mattina i due decidono di fare una gara… Didier è un giovane giocatore di scacchi parigino che non ha ancora dato una scossa alla sua vita ed è un macigno per la madre, originaria della provincia di Messina e che in passato è stata una prostituta desideratissima… Un uomo è perennemente sospeso fra l’attrazione magnetica per la Butterata e l’ascendente che esercita sul Vigliacco. Le sue giornate trascorrono fra gli incontri con questi due personaggi e la passione per i porno in cui donne si fanno penetrare da arnesi meccanici… Un ragazzo con la madre malata di cancro periodicamente si fa mettere in sospensione nell’acqua dal suo maggiordomo cieco: la temperatura corporea scende sotto lo zero, le funzioni vitali rallentano ma il cervello continua ad andare… Matteo è ossessionato dall’idea di soggiornare in tutti i migliori alberghi del mondo, i Leading Hotels of the World, e propone a chiunque incontri di accompagnarlo nel suo prossimo viaggio, con l’insana pretesa che qualcuno condivida la sua ossessione… Uno scrittore ha intrapreso una relazione con una donna molto più grande di nome Wendy, ma non ha mai letto i suoi libri, al massimo un suo racconto, perché le donne non sanno scrivere. Questa relazione lo introduce – o almeno così crede lui – nei salotti buoni che contano… In un corso di scrittura creativa oltre all’autore ci sono un’insegnante piena di sé, un’allieva talentuosa e sexy di nome Yona Friedman e una criptolesbo incapace di scrivere un racconto si senso compiuto… Un vecchio musicista ricorda i tempi in cui faceva parte di un’Organizzazione di pianisti terroristi e di come la politica lo abbia rovinato e portato al declino… Manuel si risveglia nel candore disarmante della sua stanza d’ospedale, approntata in maniera tale da non turbare il suo ridestarsi dall’operazione. Suo padre ha preparato tutto, lo aspetta un viaggio a Rodi che gli sarà terapeutico…
Si dice abbastanza spesso, forse dando la cosa per scontata, che in una raccolta di racconti le varie storie sono connesse, che c’è (o addirittura che ci deve essere) un filo comune a intrecciarle. Non sempre è così, anzi è abbastanza comune che non ci sia alcun legame fra loro. Giordano Tedoldi ha scritto questi racconti in un lasso di tempo compreso fra il 2000 e il 2005, e già questo potrebbe bastare a far capire quanto siano distanti, per la data di composizione e per i diversi mondi che vengono chiamati in causa. A dieci anni di distanza dall’edizione Fazi, Minimum fax dà una nuova veste al libro, arricchito con un nuovo racconto, ma la premessa resta la stessa: i racconti non dialogano tra loro, sono del tutto indipendenti. Si può quindi tentare di operare una reductio ad unum, malgrado questo libro si configuri come un elogio della frammentarietà e dell’asimmetria? Sì, perché l’autore romano ha un modo di scrivere insolito e immediatamente riconoscibile. I suoi personaggi sono vicini, sono folli e ordinari eroi che vivono ai margini. Non si tratta però di emarginati sociali, di gente di periferia, quella che potresti trovare in un racconto del primo Ammaniti, ma di borghesi disadattati, alienati, misantropi, gente talmente abitudinaria e piena di fissazioni da apparire completamente fuori di testa. Alcuni racconti sono narrati in prima persona, altri in terza, e questo continuo cambio disorienta piacevolmente. L’assenza di nomi propri con cui qualificare molti dei protagonisti contribuisce ad aumentare il senso di distacco rispetto ai personaggi, che sembrano maschere più che persone reali. Il punto di forza di tutte le storie è dato dai cambiamenti repentini, dalle pieghe inaspettate che prendono gli eventi, oltre all’incredibile sovrabbondanza di dettagli apparentemente inutili che Tedoldi fornisce.