
2003. Il bellissimo video di "Hurt", una cover acustica dei Nine Inch Nails, fotografa un Johnny Cash ormai davvero in precario stato di salute, col viso stravolto e la voce roca: le gravi malattie che lo hanno colpito negli ultimi anni, le droghe, il doppio by-pass, le fratture multiple hanno messo il roccioso 'fuorilegge in nero' del bel tempo che fu in ginocchio. Sua moglie June Carter, ancora bellissima alla sua età, lo guarda preoccupata e intenerita dalla scala di casa loro, e così il suo pubblico. Nessuno in quel momento si aspetterebbe mai che a morire per prima, a maggio di quello stesso anno, sarà proprio June: nemmeno Johnny, che ora non sa come affrontare la perdita della sua compagna di tanti anni, di tante fortune e di tante sventure. Passa le nottate al telefono facendo finta che lei sia alla cornetta, e i giorni a suonare, a registrare canzoni nel piccolo studio allestito in casa sua. Ma il tempo di raggiungere la sua donna arriva molto presto, e a settembre Johnny Cash soccombe alle complicazioni del suo grave diabete: ha 71 anni e ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica. Tutto era iniziato in Arkansas, tra campi di cotone, Grande Depressione, ferrovie, paludi bonificate e inondazioni periodiche. Una vita dura e un'infanzia segnata dalla morte accidentale del fratello più grande in una segheria per John Ray Cash, ma anche dall'amore per la musica e dalla vocazione religiosa: entrambe le cose non lo abbandoneranno mai. Nel 1950 Cash si arruola nell'Aeronautica, una scelta che segna il suo destino, perché negli anni seguenti lo porta a vivere in Germania e a girare l'Europa in lungo e in largo, arricchendo il suo bagaglio culturale e musicale. Così quando torna negli Usa e si stabilisce a Memphis fa subito due cose: si sposa e forma una band country...
Il saggio del giornalista musicale britannico Steve Turner ripercorre la vita e la carriera di Johnny Cash con l'emozione e la competenza di chi è stato davvero vicino all'uomo che ha incarnato forse più di ogni altro lo spirito e il ritmo della musica popolare americana e al tempo stesso ha saputo rinnovarla a colpi di blues e rock'n'roll. Non a caso questo libro era stato in realtà fortemente voluto proprio da Cash, che aveva molto apprezzato un libro del 1988 dello stesso Turner sull'influenza religiosa nel mondo del rock, e il cantautore ne avrebbe supervisionato direttamente la realizzazione se non fosse scomparso a poche settimane dal via. E' la grande avventura di un uomo tormentato, dei suoi fantasmi e della sua musica, ma anche una struggente storia d'amore nella quale June è il sole e Johnny la luna: raggiante lei ombroso lui, i due si completavano a vicenda e sono stati una delle coppie più inossidabili dello show-business, a prova di gossip e di crisi nonostante venissero entrambi da altri matrimoni, sempre insieme non solo sul palcoscenico ma anche dietro le quinte ad aiutare i giovani artisti country più promettenti e fragili. Nonostante un'impostazione 'spirituale' alla quale non siamo abituati (Cash malgrado la droga e le pulsioni autodistruttive è sempre stato molto credente) e una pruderie davvero inconsueta per la biografia di un cantante, il libro appassiona, commuove e informa anche chi non è un fan di Johnny Cash - almeno non nel senso stretto del termine.
Il saggio del giornalista musicale britannico Steve Turner ripercorre la vita e la carriera di Johnny Cash con l'emozione e la competenza di chi è stato davvero vicino all'uomo che ha incarnato forse più di ogni altro lo spirito e il ritmo della musica popolare americana e al tempo stesso ha saputo rinnovarla a colpi di blues e rock'n'roll. Non a caso questo libro era stato in realtà fortemente voluto proprio da Cash, che aveva molto apprezzato un libro del 1988 dello stesso Turner sull'influenza religiosa nel mondo del rock, e il cantautore ne avrebbe supervisionato direttamente la realizzazione se non fosse scomparso a poche settimane dal via. E' la grande avventura di un uomo tormentato, dei suoi fantasmi e della sua musica, ma anche una struggente storia d'amore nella quale June è il sole e Johnny la luna: raggiante lei ombroso lui, i due si completavano a vicenda e sono stati una delle coppie più inossidabili dello show-business, a prova di gossip e di crisi nonostante venissero entrambi da altri matrimoni, sempre insieme non solo sul palcoscenico ma anche dietro le quinte ad aiutare i giovani artisti country più promettenti e fragili. Nonostante un'impostazione 'spirituale' alla quale non siamo abituati (Cash malgrado la droga e le pulsioni autodistruttive è sempre stato molto credente) e una pruderie davvero inconsueta per la biografia di un cantante, il libro appassiona, commuove e informa anche chi non è un fan di Johnny Cash - almeno non nel senso stretto del termine.