
L’inverno sta arrivando e Nico non ha dimenticato la sua amica balena, conosciuta l’estate precedente dopo che era finita sulla spiaggia a causa di una forte tempesta. Ogni tanto aveva persino creduto di riconoscerla fra le onde, ma i due da allora non si sono più rivisti. Ora, con la neve e il freddo, il bambino sta aspettando il ritorno del padre pescatore, uscito col suo peschereccio per un’ultima volta. Arriva la sera e lui non torna, così il bambino esce per andare a cercarlo; si avventura sul mare ghiacciato e scopre la barca del padre bloccata dal ghiaccio. Nico è molto preoccupato e non sa cosa fare ed ecco arrivare in suo soccorso la sua amica balena, accompagnata dalla sua famiglia. Con i loro musi, le balene liberano la barca e la portano fino al faro, dove il papà ha trovato rifugio durante la notte grazie ad alcuni amici pescatori…
La balena è tornata! Dopo la prima avventura di Nico e della balena, Benji Davies torna a raccontarci della loro profonda amicizia. Il tempo passa e le stagioni si susseguono, il bambino cresce e diventa più grande ma non può scordare la sua amica e ad un certo punto il suo desiderio di rivederla si avvera. Perché gli amici veri, anche se non si vedono spesso, possono comparire all’improvviso proprio quando meno te lo aspetti e proprio nel momento in cui hai bisogno di loro. E ciò può succedere soprattutto quando li abbiamo lasciati liberi di vivere a modo loro, così come Nico aveva fatto quando, nel primo episodio, aveva liberato la balena nel mare. Un bambino che vive solo con il padre su un’isola di pescatori, trascorrendo le sue giornate a contatto con la natura in modo molto libero. Le illustrazioni restituiscono l’immagine di un bambino sereno e felice, che vive in un casa di legno semplice ma accogliente e calda, insieme a sei gatti di cui lui si prende cura mentre il padre è in mare. Quel padre grande e silenzioso, che rimane fuori casa per tutto il giorno, ma nel cui abbraccio il bambino si ritrova e cresce. L’autore, pluripremiato, riesce a trasmettere perfettamente il senso della stagione invernale, attraverso il freddo e la luminosità della neve e il tepore delle lanterne accese, raccontando con lievità e delicatezza il legame forte e speciale tra un padre ed un figlio.