
Una mattina, recandosi a lavoro in metropolitana, Paolo Demetri si imbatte in una bambina di quattro anni di nome Elena, che non ha fatto in tempo a salire sulla metro con la madre. Paolo la prende con sé per accompagnarla con il treno seguente. Durante il viaggio la bambina gli confida che la donna che le era accanto non è sua madre, ma è una donna cattiva. Paolo, all’arrivo, chiede informazioni alla donna, la quale dice di essere un’assistente sociale. La madre di Elena è morta da poco, i nonni sono ricoverati in un ospizio e la piccola è stata accolta nell’orfanotrofio l’Isola dei Bambini Perduti. Paolo s’interessa al caso di Elena, tanto da decidere con la moglie Giovann, di chiederne l’affidamento temporaneo, e portare così a casa una nuova sorellina per Laura, la loro unica figlia di sei anni. Una volta sbrigate le pratiche, Elena arriva nella casa della sua nuova famiglia. È contenta, affettuosa con i nuovi genitori e amichevole con Laura. Di notte, però, visita continuamente in sogno Paolo e Giovanna, turbandone il riposo. Dopo poco, anche Laura comincia ad avere incubi con la piccola Elena a farle da oscura compagnia…
La bambina dei sogni è un romanzo autopubblicato da Carlo Menzinger via Lulu e sottoposto a un editing collettivo sul web (l’opera è scaricabile gratuitamente all’indirizzo http://www.datafilehost.com/d/3855be68). Ennesima declinazione horror in via onirica in cui una bambina sconosciuta diventa il veicolo di forze demoniache, il romanzo di Menzinger non presenta un’adeguata maturazione di ingranaggi narrativi e racconto. La chiave dei sogni, tenuta su da citazioni a tema in esergo a ogni capitolo, si appiattisce su una tela di personaggi non indagati - di cui in gran parte si avverte l’impiego solo per esigenza di trama -, sull’assenza di una plausibile costruzione di luogo capace di amalgamare le azioni e su una debole gestione dei momenti di tensione e d’ironia, soprattutto nella forma-dialogo.