
I fratelli Julian, Dick e Anne, insieme alla cugina George e all’inseparabile cane Timmy pedalano verso la stazione di Kirrin. Sono diretti, bici al seguito, a Tremannon, in Cornovaglia, per una vacanza come piace a loro: vita all’aria aperta, tuffi, pesca, giri in barca e in bicicletta. E merende, naturalmente! Alla fattoria dove alloggiano, la signora Penruthnal li accoglie con un gran sorriso e un ricchissimo tè, accompagnato da ogni cibo che si possa desiderare, dolce e salato. Le terre della Cornovaglia erano covi di briganti, che accendevano fuochi per attirare le navi vicino a riva e farle così naufragare tra le rocce. In questo modo potevano depredarne il carico; sembra che non aiutassero nemmeno chi affogava. A proposito di briganti, il nonno di Yan - uno strano ragazzino che segue i Cinque da ogni parte, con grande esasperazione di tutti - può raccontare loro molte cose. Quando i ragazzi scendono alla spiaggia, ai piedi della scoscesa scogliera, Yan li ha seguiti anche lì. Ma la marea si alza in fretta e forse è meglio mettere da parte le antipatie per aiutarlo. I ragazzi sono preoccupati che possa trovarsi in difficoltà. Non sanno che Yan si è già messo in salvo perché conosce la via dei briganti...
Questa volta è Julian a garantirlo: niente avventure, zero! Se salta fuori qualcosa, faranno finta di nulla: d'accordo? Ma nessun lettore, ormai, crede più a queste promesse! Se i protagonisti della storia sono i cugini Kirrin, possiamo stare sicuri che avremo avventure a volontà. E nessun lettore che conosca la Banda dei Cinque si lascerà convincere dalle prime impressioni: chi all’inizio può sembrare inquietante, si rivela innocuo, mentre anche il più gentile degli uomini, come il bisnonno di Yan, è in realtà “uno di quelli che spostavano la luce”, per portare le navi tra gli scogli con l’inganno. Il punto è che quella luce si vede ancora nelle notti di tempesta, parola del pastore di Tremannon, nonché nonno di Yan. La torre è in rovina, infestata dalle gazze… e da chissà chi altro. Per la dodicesima avventura della Banda dei Cinque, la copertina originale è nascosta e svelata dalla sovracoperta a firma Federico Maggioni, seguendo ormai quella che è tradizione di queste fortunate ristampe. Il libro non deluderà i lettori dagli otto anni circa, che abbiano il gusto per i brividi lungo la schiena (ma non troppo), per le merende abbondanti, le scogliere, le navi e i fari che si spostano. Astenersi marinai sprovveduti.